Vibo. 222ª anniversario Ancri: celebrati i valori della Patria alla Cciaa
La Sezione Ancri di Vibo Valentia ha celebrato i 222 anni del Tricolore con due relatori di eccezione: il Generale dell’Esercito Italiano in ausiliaria, Francesco Deodato ed il Comandante della Polizia Stradale di Vibo, Pasquale Ciocca, ambedue insigniti dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e soci della stessa Ancri.
L’evento, moderato dal giornalista Maurizio Bonanno e tenutosi presso la Sala Murmura della Camera di Commercio di Vibo Valentia, per l’occasione gremitissima, ha visto la partecipazione di Autorità civili e militari, tra i quali il Sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo e il rappresentante della Prefettura, Salvatore Guerra.
Per le Forze Armate e di Polizia erano presenti per la Questura Maurizio Antonucci, per i Carabinieri il Comandante provinciale, Bruno Capece, per la Guardia di Finanza il Capo Ufficio Comando il Colonnello Antonio Ravesi, oltre ai rappresentanti della Scuola di Polizia, intervenuta con un nutrito gruppo di allievi agenti accompagnati da Stefano Bortone, della Capitaneria di Porto con il Tenente di Vascello Alessio Fumarola, dei Vigili del Fuoco, Marcello Lanfranco e della Croce Rossa Italiana con la sua Presidente, Omri Caterina Muggeri ed un nutrito numero di infermiere volontarie.
Bella cornice è stata la presenza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma non solo della provincia vibonese ma anche di quella cosentina, che con i loro gagliardetti ed associati hanno voluto nobilitare la manifestazione in onore della Bandiera offrendo supporto anche nell’organizzazione a Paduano ed ai suoi collaboratori: l’Uff. Omri Giovanni Vattiata per l’Anps, il Com.te Diego Bortoluzzi per l’Anmil, il Cav. Omri Mario Scicchitano per l’Anc ed il Brig.Ca. della GdF Genesio Staropoli per l’Anfi.
Ai saluti iniziali del Presidente della Sezione Ancri, sono seguiti quelli del Sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo che nel congratularsi per l’iniziativa ha sottolineato l’importanza di veicolare tra le giovani generazioni i valori patriottici che portarono all’unità d’Italia. Stesso messaggio è venuto dal rappresentante della Prefettura, Salvatore Guerra, che ha aggiunto ‘bisogna incoraggiare iniziative del genere perché aprono brecce nel muro dell’indifferenza che oggi ognuno ha costruito intorno a sé’.
Primo relatore è stato il Generale Francesco Deodato, scrittore e storico, che in modo appassionato e puntuale ha raccontato la storia del Tricolore nato il 7 gennaio 1797 da una mozione presentata da Giuseppe Compagnoni di Lugo di Romagna nella Sala Patriottica del Palazzo Comunale di Reggio Emilia affollata per la XIV sessione del Congresso Cispadano. Senza trascurare fatti, avvenimenti e curiosità, Deodato ha preso per mano gli intervenuti e con semplicità li ha guidati nel percorso storico e nell’evoluzione di quella che oggi rappresenta, come auspicavano Goffredo Mameli e Michele Novaro nel loro del “Canto degli Italiani”, l’unità nazionale, concludendo con l’appello ad essere orgogliosi dell’italianità che è in ognuno di noi e non potrà mai, per volere d’uomini e divino, essere rinnegata.
All’intervento di Deodato, applauditissimo, è seguito quello altrettanto apprezzato ed applaudito del Comandante Pasquale Ciocca, Caposcorta Bandiera del Corpo della Polizia di Stato. L’alto dirigente, dopo un excursus sulla storia della Bandiera concessa alla Polizia di Stato, si è soffermato sull’attualità del Tricolore, sull’emozione che si prova quando, in qualità di caposcorta, si sfila davanti alle massime Autorità della Repubblica e quali pensieri passano per la mente quando la Bandiera, onorata dalle Forze Armate e di Polizia, è presente per onorare i suoi caduti nelle guerre e nel compimento quotidiano del proprio dovere.
A conclusione della speciale serata, pregna di commozione e forte sentimento patriottico, gli intervenuti hanno manifestato il loro apprezzamento agli organizzatori auspicando nuove iniziative che, in un mondo sempre più globalizzato ed indifferente a quello che fu la storia patria con i suoi simboli ed i suoi uomini, oggi ha necessità di abbeverarsi ai valori sacri che generarono il Risorgimento e portarono l’Italia ad unirsi sotto una sola Bandiera, realizzando così il sogno di Nazione libera ed indipendente.