Reggio: approvato regolamento per la promozione dell’agricoltura sociale
Giunto questa mattina in Consiglio comunale a Reggio, il Regolamento per la promozione dell’agricoltura sociale mediante filiera corta, è stato approvato all’unanimità dai presenti in aula. L'approvazione finale è giunta dopo un anno di approfondimento e confronto avviato dalla Commissione città metropolitana e decentramento, presieduta dalla Consigliera Paola Serranò, con il coinvolgimento delle Commissioni Politiche Sociali e Statuto e Regolamenti.
"Questo strumento - ha commentato Paola Serranò - che gli uffici amministrativi sapranno utilizzare da subito, dando avvio alla fase operativa, intende affidare a piccole cooperative agricole e sociali che si avvalgono del lavoro di persone svantaggiate, emarginate dalla società, quindi apparentemente incapaci ad affermarsi nella autoimprenditorialità, lo sviluppo agroalimentare sul territorio".
"E’ dunque una sfida, quella lanciata dall'Amministrazione comunale reggina guidata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, che sarà certamente raccolta dalle cooperative sociali ed agricole che credono nell’inclusione lavorativa di persone socialmente fragili. Il progetto si svilupperà nelle prossime settimane, con la definizione e la pubblicazione di una manifestazione d’interesse che consentirà a queste aziende e cooperative legalmente costituite ed iscritte alla Camera di commercio, di aderire ad una prima fase di sperimentazione, della durata di un anno, durante il quale potranno gratuitamente usufruire di uno spazio messo a disposizione dal Comune e di una piattaforma digitale realizzata dalla Città Metropolitana, che consentirà la vendita dei loro prodotti agroalimentari e l’incontro con i consumatori che aderiranno all’iniziativa, singoli o aggregati in forma associativa.
Durante l’anno di sperimentazione di questa specifica filiera corta, con il supporto dei due enti locali, saranno individuati ed affidati alle stesse cooperative, alcuni terreni confiscati e legalmente assegnati al Comune di Reggio Calabria, perché possano estendere la loro capacità produttiva e quindi incrementare l’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati.
"Il progetto prende le mosse dalla Legge 141/2015 e nel proporlo alla cittadinanza già abbastanza attenta nel ricercare prodotti alimentari provenienti da filiera corta, vuole sensibilizzare la Regione ed il Dipartimento dell’ Università Mediterranea a promuovere iniziative e ad incentivare lo sviluppo agricolo del territorio dando forza e sostegno ai piccoli produttori perché creino lavoro, valorizzando ed incentivando il consumo di prodotti locali. Il Consiglio comunale ha inteso così valorizzare la buona volontà di persone, disposte a lavorare con fatica, che credono nella loro capacità di riscatto, di autodeterminazione in un ambiente, fortemente caratterizzato da disuguaglianze sociali, culturale ed economiche".
"Incentivare le filiere corte - ha aggiunto Serranò - è un primo obiettivo dello Sportello Ambiente altro strumento potenzialmente utile alla crescita del territorio, messo a disposizione dall’ Amministrazione comunale. Il nostro futuro è fortemente legato alla nostra capacità di coniugare le esigenze economiche con le istanze ecologiche del pianeta e le istanze sociali di equità, integrazione e solidarietà. La storia insegna che le trasformazioni profonde perché producano effetti benefici, richiedono la partecipazione di tutte le componenti potenzialmente interessate al cambiamento: gli enti locali, l'imprenditoria locale, l'associazionismo, le organizzazioni di base dei lavoratori, la società civile. Con questo auspicio, il Consiglio comunale invita tutti i cittadini ad aderire al progetto e alla campagna di sensibilizzazione che partendo dallo Sportello Ambiente, nei prossimi mesi si svilupperà affinchè l’Agricoltura Sociale sia non soltanto segno di equità sociale ma anche strumento di promozione e valorizzazione del territorio".