Vigili e Guardia costiera pronti a celebrare “Santa Barbara”
Come consuetudine il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e la Capitaneria di Porto Guardia Costiera ogni 4 dicembre celebra la ricorrenza di Santa Barbara, Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Marina Militare.
Questo il programma degli eventi: alle 9.50 Alzabandiera con esecuzione dell’Inno d’Italia da parte degli allievi del Liceo Statale “Vito Capialbi” diretti dal Maestro Diego Ventura; alle 10 Santa Messa solenne, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Mileto, Nicotera, Monsignor Luigi Renzo.
Presenzieranno alla celebrazione, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia, Giampiero Rizzo e il Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia, Capitano di Fregata Giuseppe Spera, le massime autorità civili, militari e religiose della città, oltre alle rappresentanze di personale dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, e delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche.
Si prosegue alle 11.10 Saggio dimostrativo attività dei Vigili del Fuoco al termine del quale verrà dispiegata dal castello di manovra, ad opera del personale con abilitazione Speleo Alpino Fluviale, una cortina con l’effige di Santa Barbara. Seguirà una “Pompieropoli” con la partecipazione di alcune scolaresche della città. All’interno del Comando saranno allestiti degli stand curati dai Vigili del Fuoco e dalla Capitaneria di Porto con esposizione di attrezzature e proiezione di filmati riguardanti l’attività svolta.
Cenni storici su Santa Barbara: si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro. La martire fu dapprima condannata ad essere bruciata viva ma, una volta sul rogo, le fiamme si spensero al contatto col suo corpo senza riuscire ad avere alcun effetto su di lei.
Fu poi condannata alla decapitazione per mano del suo stesso padre che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.
La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”…
Da queste espressioni e racconti si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santabarbare”.