Nuoto. Da 4 mesi senza una piscina per allenarsi, Rari Crotone: “non ci fermeranno”
“Senza andare in acqua da 10 giorni. Senza nessun allenamento. Senza alcuna preparazione. Solo con l’orgoglio e la passione. Insieme ai ragazzi ed alle famiglie”.
Torna ancora una volta il grido d’allarme - un accorato appello - da parte della Rari Nantes Auditore, storica società di nuoto crotonese. Lo fa per voce di Vincenzo Arcuri, presidente del sodalizio, che a distanza ormai di quattro mesi dalla “chiusura” della piscina comunale pitagorica, rammenta come gli atleti non abbiano la possibilità di allenarsi, almeno nella loro città.
Arcuri chiede che qualcuno dia “una risposta seria, concreta”, ricordando come sia proprio dallo 5 Agosto che, sostiene, “ci dicono che l’impianto riaprirà quanto prima. Sono passati inutilmente 100 giorni”.
Il numero uno sella società di nuoto ribadisce ancora che l’impianto olimpionico comunale sia attivo e “in ogni sua componente, ma – sbotta - ci viene negato all’utilizzo, incomprensibilmente. Sebbene risultiamo aggiudicatari di spazi acqua, in virtù di offerte economiche presentate all’amministrazione comunale”.
Arcuri fa presente come siano state poi avanzate proposte, così come inviate lettere e considerazioni: “Niente di niente. Nessuna risposta”, si rammarica, facendo presente che nonostante tutto gli atleti abbiano comunque continuano a giocare, a competere e vincere rappresentando ovunque la propria città.
Ieri, per esempio, è stata la giornata degli Under15, che annoverano nei loro risultati 47 goal fatti e 11 subiti; quattro vittorie su quattro partite, ed un girone di qualificazione preliminare stravinto.
“Partiti alle 8 alla volta di Taranto – spiega ancora il presidente - rientreranno non prima delle 23. E domani (oggi, ndr) andranno tutti a scuola a fare il loro dovere di studenti crotonesi. Sì, perché questi ragazzi (Alessandro Corigliano, Alessio Nitti, Antonio Muraca, Carlo Astorelli, Carmine Greco, Davide De Lucia, Davide Loria, Domenico Marrazzo, Federico Scalise, Francesco Gerace, Giacomo Vasovino, Giovanni Monterosso, Giovanni Perruccio, Giuseppe De Sole, Niccoló Alessio) sono crotonesi, anche se non vedono l’ora di essere grandi per lasciarsi alle spalle questa città e i suoi paradossi”.
“Senza allenamento. Senza andare in acqua. Atleti con la A maiuscola. Facile esserlo quando tutto va bene”, sbatta ancora Arcuri. “Hanno il vero senso dello sport dentro le loro anime. Sanno cosa vuol dire. Non accettano di mollare. Non gli interessa quale sia il significato di uno slogan senza valore “Crotone Città dello sport”. Hanno il senso di raccontarlo con i fatti. Vogliono solo stare insieme. Praticare lo sport che amano. E per questo a diciotto anni andranno via da Crotone. Anche loro”.
Il numero uno crotonese, poi, promette: “La Rari Nantes non si fermerà, continuerà ad andare avanti sino alla strenuo delle forze. Ottempereremo a tutti gli impegni che abbiamo preso con la Federazione, facendo affidamento sulle indicazioni che l’amministrazione comunale dal 5 agosto in poi ha fornito a tutti”.
Si andrà a giocare, insomma, sebbene senza sostenete un solo allenamento. “Perché? Perché abbiamo preso un impegno con questi ragazzi fantastici - e con loro tutti gli altri che rappresentano la Rari Nantes Auditore Crotone - con i loro genitori e con tutti quanti ci sostengono, e non esiste che ci tiriamo indietro. Siamo crotonesi ma non quelli che scappano davanti alle difficoltà, che si nascondono dietro l’inettitudine, l’irresponsabilità ed il menefreghismo. Ci tuteleremo in ogni sede, se necessario. Ma la Rari Nantes Auditore non si fermerà. Abbiamo un impegno con i nostri ragazzi”, conclude Arcuri.