Regione, a San Giovanni 156mila euro per progetto di politiche attive

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È in arrivo a San Giovanni in Fiore un finanziamento pari a 156 mila euro per garantire la prosecuzione del percorso lavorativo di formazione a 26 disoccupati ex percettori di mobilità in deroga. è quanto comunica l’assessore alle politiche sociali, Marianna Loria, soddisfatta del provvedimento approvato dalla Giunta Oliverio, che rappresenta una nuova importante boccata di ossigeno a quanti, disoccupati di lungo tempo, soffrono una situazione di svantaggio e di disagio.

“Da tre anni – afferma l’assessore Loria – abbiamo attivato le procedure per aderire al progetto di politiche attive per il lavoro proposto dalla Regione Calabria, in assoluta controtendenza rispetto a precedenti amministrazioni che non avevano mai presentato progetti in merito. Noi, invece, ci abbiamo creduto e già nel 2017, dopo un lungo lavoro portato avanti per trovare le risorse comunali necessarie ad attivare le adeguate polizze assicurative, abbiamo presentato un progetto che, ritenuto valido e finanziato, ci ha dato la possibilità di impiegare giovani qualificati, molti dei quali inseriti nell’ufficio tecnico e nell’ufficio ragioneria, che hanno contribuito a portare avanti le procedure burocratiche/amministrative dell’Ente, acquistando nel contempo competenza e professionalità. Per non parlare degli operai che sono stati e sono preziosi per contribuire a garantire l’efficienza dei servizi in molti settori”.

“In questo contesto – prosegue Marianna Loria – ringrazio il Presidente Oliverio che si è battuto come un leone per avere la possibilità di proseguire questo percorso di politiche attive di lavoro che la Conferenza Stato-Regione, per l’annualità corrente, voleva abolire, lasciando i disoccupati ex mobilità in deroga, fuori da ogni circuito di reinserimento lavorativo. Una eventualità che è stata per fortuna scongiurata dal Presidente Oliverio, sostenuto dagli amministratori comunali e da alcuni sindacati, dopo mesi di battaglia e di lotta nel corso dei quali abbiamo vissuto anche momenti di profonda amarezza, condivisa con questi lavoratori che quest’anno, per come si erano messe le cose, si erano fatti sopraffare dall’amarezza e dalla delusione non ritenendo che si sarebbe potuto raggiungere l’obiettivo. Ed, invece, la battaglia è stata vinta e possiamo tirare un bel respiro di sollievo consapevoli che da domani inizia un nuovo momento di lotta. Ed, infatti, dopo aver garantito altri 12 mesi di lavoro e formazione, a questi lavoratori deve essere assicurata loro anche la possibilità, a tutela della formazione acquisita e che ribadisco, risulta indispensabile agli Enti locali, di superare in qualche modo il precariato ”.