La musica di Alessandro Marseglia regala emozioni al Museo di Pitagora
Commovente, emozionante e soprattutto travolgente, i tre aggettivi con cui possiamo definire l'esibizione del giovane crotonese Alessandro Marseglia presso il Museo di Pitagora, accompagnato dal maestro Raffaele Zumpano. Una serata ricca di emozioni molto forti che ha fatto commuovere tutta la platea. Nella sua seconda esibizione abbiamo ritrovato un giovane crotonese esempio per tutti, dotato di valori forti e di una salda determinazione e forza di volontà.
Alessandro e la sua famiglia sono persone meravigliose, da cui dobbiamo trarne insegnamento. Una famiglia in cui traspaiono la bontà, l'impegno e la tenacia a superare le difficoltà e le avversità. Alessandro è stato capace di trasformare il suo amore per la musica in emozioni uniche. L’esibizione di Alessandro non poteva non avvenire in questo luogo, dove l’arte e la musica sono messe in primo piano.
Già il titolo che il giovane artista ha voluto dare al suo progetto “ Rebora” Rinascita è carica di significato. Da una parte la musica come rifugio, medicina ideale per superare ogni difficoltà della vita, ed è esattamente quello che ha fatto Alessandro, da quando era piccolo, accompagnato e sostenuto da sempre dalla sua famiglia e dal suo Maestro Raffaele Zumpano; dall’altra con le parole di Pitagora “ la musica è Armonia” la capacità di questa bellissima arte di esprimersi, anche senza parole, perché parla da sé. Pitagora affermava che la musica era un’attività che forniva un notevole contributo alla salute, ritenendo che la musica recasse gioia, armonia e ordine interiore.
Grazie a serate come queste che la musica unisce, porta condivisione e confronto, su temi e storie, proprio come la storia di Alessandro ammirevole e degna di esempio per tutti. Non è un caso che il giovane Alessandro si esibisce in un luogo come quello del Museo e Giardini di Pitagora, un percorso che va oltre l'amicizia, ma rappresenta in qualche modo lo stesso percorso che questa bellissima struttura, qual è il Museo di Pitagora ha avuto in questi anni. Un luogo rinato, che da luogo abbandonato, degradato e privato della sua identità, è divenuto oggi luogo principale di cultura e condivisione sociale. Alessandro a conclusione della serata ha spiegato il motivo del titolo del suo progetto.
Da una parte una storia tormentata, una scalinata piena di ostacoli, sofferenze, perdite importanti, dall'altra la capacità di rinascere, affrontare la vita "insieme" alla famiglia, senza perdersi, nella consapevolezza che l'unione fa la forza, di rendersi protagonisti del proprio cambiamento, come quello che è accaduto e accade ancora oggi all'interno del processo di crescita avvenuto alla struttura museale. Tra l'altro, il tutto è avvenuto nella meravigliosa cornice della mostra itinerante "I santi della porta accanto. Giovani testimoni della fede", una mostra che verrà ospitata fino al 31 gennaio, la quale racconta la storia di giovani “testimoni della fede” (alcuni già beati, altri servi di Dio, altri ancora giovani " normali" ma esemplari per la qualità della loro fede); storie fra loro molto diverse, ma tutti significative e affascinanti per l'oggi. Nella mostra ci sono persone, giovani che hanno vissuto nel quotidiano, un’esperienza di vita limpida ed esemplare, proprio come ha fatto Alessandro Marseglia. Sono giovani con il vero gusto della vita alla quale hanno dato il vero senso, proprio come ha fatto Alessandro e la sua famiglia. In conclusione della serata il giovane compositore ha annunciato che è in costruzione il suo nuovo progetto che ci allieterà in una domenica di gennaio.