Coldiretti annuncia l’arrivo nel 2020 del registratore digitale per le aziende agricole
“Il percorso di innovazione per rendere praticabili le novità fiscali che entreranno in vigore nel 2020. È stato già avviato da molti soci” - lo assicura Attilio Salerno responsabile fiscale di Coldiretti Calabria.
“Dal 1° gennaio 2020, i soggetti con volume d’affari superiore a 400 mila euro - informa l’esperto fiscalista – quindi tutti coloro che effettuano operazioni di “commercio al minuto e attività assimilate” per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura, se non a richiesta del cliente, devono assolvere all’obbligo di certificazione dei corrispettivi tramite memorizzazione e trasmissione telematica degli stessi all’Agenzia delle Entrate mediante registratore telematico ovvero utilizzando la procedura web “documento commerciale online” presente nel portale “Fatture e Corrispettivi”.
“Tuttavia – chiarisce - per chi ancora non è riuscito a dotarsi in tempo di registratore telematico ovvero, per la tipologia di attività condotta, non può usare la procedura web “documento commerciale online”, nel primo semestre di vigenza dell'obbligo sopra richiamato (decorrente dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume di affari superiore a euro 400.000 e dal 1° gennaio 2020 per gli altri soggetti) non sono applicabili sanzioni se si continuano a emettere scontrini o ricevute fiscali, registrare i corrispettivi giornalieri e trasmetterli telematicamente all’Agenzia delle Entrate secondo le regole tecniche previste”.
“Si tratta - aggiunge Salerno - di una “fase transitoria” per consentire agli operatori economici di dotarsi del registratore telematico in tempi più ampi ma, comunque, non oltre il 31.12.2019 – per i soggetti con volume di affari superiore a euro 400mila euro – e non oltre il 1° luglio 2020 per tutti gli altri soggetti. Ricordiamo – continua - che alla lettera c) dell’art. 2 del Dpr n. 696/1996 sono incluse le cessioni di prodotti agricoli di cui alla prima parte della Tabella A effettuate dai produttori agricoli che applicano il regime speciale Iva (art. 34, D.P.R. n. 633/1972)”.
“Agli operatori viene riconosciuta un’agevolazione finanziaria in misura pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto o l’adattamento degli attuali registratori di cassa, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento per ogni strumento: il credito di imposta – avvisa infine l’esperto - è immediatamente utilizzabile in compensazione dalla prima liquidazione periodica dell’imposta sul valore aggiunto, successiva al mese in cui è stata registrata la fattura”.