Grande commozione per la commedia diretta da Bocci e Peppino Mazzotta

Cosenza Tempo Libero

Grande commozione al teatro Rendano di Cosenza per il III appuntamento della “Rassegna l’altro teatro”. La storia diretta da Cesare Bocci e Tiziana Foschi ha infatti riscosso vivo successo e ha conquistato lunghi applausi. “Quello che avete visto è tutto vero. E' la storia reale di Cesare e Daniela e siamo felici di averla condivisa con un pubblico così sensibile” sono le parole Bocci e Tiziana Foschi pe la piece “Pesce d'aprile”.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull'avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell'offerta culturale- vede, inotre, il supporto dell’amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L'AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro Rendano 15 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Pesce d'Aprile è un inno a una vita, una battaglia quotidiana vissuta con coraggio e con un filo di sana autoironia. Dopo il successo editoriale (più di diecimila copie vendute in un anno) la storia di Cesare e Daniela diventa uno spettacolo vero e intenso. Si tratta della storia reale e struggente di Cesare Bocci e Daniela Spada che hanno deciso di rendere nota la loro vicenda privata prima attraverso un romanzo autobiografico, Pesce d’Aprile, e ora portandolo in scena con lo stesso titolo e con Cesare nei panni di se stesso e la brava Tiziana Foschi che dà voce, corpo e anima a Daniela.

La prima domenica a casa dopo il parto con la piccola Mia che aspetta di essere allattata, poi un improvviso dolore cancella tutto. È il 1° aprile 2000. Daniela Spada si risveglierà dal coma dopo venti giorni per ritrovarsi in un incubo ancora più grande: il lungo percorso per riprendersi dalle conseguenze di un ictus che ha colpito il cervelletto. "Non camminerà più", avverte il medico. "Certo che lo farà!" risponde il suo compagno Cesare Bocci, il volto televisivo di Mimì Augello di Montalbano e di tante fiction di successo, che ha più fiducia nella forza della sua donna che nelle diagnosi.

Lottando contro il dolore e lo sconforto, contro un servizio sanitario a volte poco umano, e contro il rimpianto per tutto quello che l'ictus si è portato via. Daniela si è rimessa in piedi, più coraggiosa di ogni pronostico: ha ripreso a guidare, si è inventata una nuova professione e ha recuperato giorno dopo giorno il rapporto speciale con la figlia. Uno spettacolo che offre un coraggioso spaccato sulla vita di una coppia travolta da un terribile dramma. Cesare e Daniela non nascondono nulla. Svelano le loro fragilità più intime, le profonde crisi, le idiosincrasie del sistema sanitario, le barriere architettoniche e culturali che penalizzano la vita di un disabile.

Raccontato con leggerezza e tinto da una deliziosa ironia. A distanza di sedici anni, Daniela e Cesare hanno deciso di raccontare la loro storia, per dimostrare che un ictus non è la fine del mondo e, a modo suo, ha lasciato anche inattesi regali: straordinarie prove d'amore, la scoperta di una forza insospettata, una famiglia sempre più solida. Perché, come dice Daniela, "invece di pensare a quello che non potete più fare, pensate a quello che avete in più”.