Disagi dei lavoratori stranieri nella Piana: aperta discussione in Prefettura
Lo scorso lunedì 23 dicembre, una delegazione dell’USB composta da attivisti e braccianti della Piana di Gioia Tauro ha incontrato il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, il sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi, Maurizio Alfano in rappresentanza della Regione Calabria e i rappresentanti della Questura reggina per porre all’attenzione delle istituzioni problematiche di grave criticità inerenti alle condizioni di vita della popolazione lavoratrice straniera residente nel territorio pianigiano.
“L’invivibilità della tendopoli di San Ferdinando, - scrive in una nota la Federazione provinciale dell’Usb di Reggio Calabria - dove la potenza di corrente elettrica ed i servizi igienico sanitari sono insufficienti rispetto al fabbisogno giornaliero e molte tende necessitano di essere sostituite a causa delle infiltrazioni di acqua piovana, nonché le difficoltà che tanti braccianti riscontrano per rinnovare il permesso di soggiorno se privi di una certificazione di residenza sono stati al centro dell’incontro.”
Benché l’USB “non consideri la tendopoli una soluzione al problema del disagio abitativo dei braccianti della Piana, in quanto produttrice di ghettizzazione e segregazione sociale”, è stato richiesto alle istituzioni competenti che possano essere prese azioni di emergenza in modo da ovviare immediatamente alle criticità sovra esposte.
“Una reale soluzione, - avanza l’Usb - , non potrà che esserci se non quando verranno avviate politiche abitative inclusive che consentano ai lavoratori della Piana di poter procedere al regolare affitto di uno dei tanti immobili presenti sul territorio e attualmente sfitti. Su questo punto, abbiamo incassato la piena disponibilità del signor Prefetto, che ha assunto l’incarico di organizzare da gennaio una serie di incontri con i comuni del territorio della Piana e con i nuovi responsabili della Regione Calabria.”
Quanto al rinnovo dei permessi di soggiorno, la Questura di Reggio Calabria ha annunciato che una ulteriore interpretazione della circolare Morcone, sollecitata dall’USB anche in precedenti incontri sul tema, permetterà di predisporre la modulistica necessaria affinché chi necessita di rinnovare il permesso di soggiorno possa fissare un appuntamento presso gli uffici di polizia, in attesa di iscriversi all’albo dei senza fissa dimora istituito dal comune competente.
“Questa soluzione – conclude l’Usb - dovrebbe sottrarre i braccianti che abitano i cosiddetti ghetti informali di Rosarno e Taurianova all’invisibilità sociale e giuridica cui sono costretti.”
USB chiederà di incontrare queste due amministrazioni in particolare per gli inizi del prossimo anno per discutere delle problematiche inerenti l’iscrizione anagrafica dei lavoratori stranieri.