Felici & Conflenti, nelle vie del borgo il racconto di Otello Profazio
Le confluenze culturali, musicali e culinarie a Conflenti hanno riscosso grande successo, tanto da richiamare nel piccolo borgo del catanzarese centinaia di visitatori. Felici&Conflenti, nata per diffondere e valorizzare le tradizioni coreutiche e musicali dell’area del Reventino, ha richiamato per la III edizione invernale diversi etnomusicologi, antropologi, musicisti e maestranze dalla Calabria e non solo. Questo grazie alle basi gettate anni addietro dai fondatori: Antonella Stranges e Alessio Bressi.
L’edizione natalizia, conclusa in memoria di Mattia Albace, è stata dunque dedicata alle tradizioni culturali, musicali e culinarie del luogo ma ha messo in evidenza come il confluire di culture, Paesi e tradizioni diverse possano creare sonorità, sinergie e incontri in grado di recuperare il vero senso di comunità. Confluenze che approdano proprio a Conflenti, paese da cui pare lo stesso nome, dal latino “Confluentes”, trae origine.
Si arricchisce di significato anche il concerto “Gesù, Giuseppe e Maria. Capitoli Popolari di una storia sacra” di Otello Profazio. Il grande interprete della musica popolare calabrese, ospite d’eccezione di questa edizione invernale, ha proposto un disco caratterizzato da una spiritualità semplice ma ricca di intuizioni esistenziali, muovendosi tra sacro e profano. Figura storica nel panorama del folk italiano, Profazio è stato il primo a proporre ballate e canzoni non liturgiche, tratte anche dai vangeli apocrifi, in luoghi sacri come la chiese cattoliche.
A dimostrazione dello spirito della manifestazione il parroco Adamo ha messo a disposizione tutte le chiese del luogo per ospitare i concerti. Mentre Federica Greco & Paolo Presta, duo cosentino, ha presentato un repertorio tratto dai canti della tradizione orale calabrese in una originale reinterpretazione in chiave contemporanea.
Ancora il trio inedito composto da Antonio Petitto, Francesco Magarò e Francesco Denaro: i tre musicisti proprio a Felici & Conflenti si sono conosciuti e il loro concerto ha chiuso l’edizione natalizia proponendo sonorità calabresi e mediterranee con un ensemble d’eccezione composto da contrabbasso, lira e tamburi a cornice.