Disservizi di Anas. Centro studi Caporale: “ora anche il numero verde fantasma”
“Anno nuovo, problematiche vecchie. Continua a starci a cuore, ad esempio, il futuro dell’area Compartimentale Anas Calabria di Catanzaro. Al momento abbiamo notizie certe sul destino della sede di Catanzaro, dopo l’indebolimento strutturale determinato dal dirottamento di molti dirigenti di importanti settori verso la sede di Cosenza”.
E’ quanto affermano Paolo Antonino Maria Ferrise, Alberto Tiriolo e Francesco Saverio Macrina, componenti del direttivo del Centro studi politico-sociali “Don Francesco Caporale”.
“Così come non sappiamo se la sala operativa, punta di diamante della struttura Catanzarese per efficienza e sviluppo di lavoro, verrà potenziata – per come assicurato dai vertici nazionali – dopo le decise battaglie che abbiamo condotto, con il sostegno di poca politica a dire il vero (ricordiamo solo l’attività parlamentare della deputata catanzarese Wanda Ferro) per una rimodulazione organizzativa che potenziasse quella che di fatto è la prima Sala Operativa dopo quella Nazionale – scrivono ancora Ferrise, Tiriolo e Macrina. Purtroppo c’è da registrare un ulteriore disservizio da annoverare nell’elenco dei disastri organizzativi che danneggiano anche il buon nome dell’Anas: il numero verde fantasma”.
“Le allerte meteo, sempre più violente, ormai sono all’ordine del giorno e con l’inizio del periodo invernale, e quindi le emergenze determinate dalle nevicate che portano disagi e disservizi, gli automobilisti e quanti si trovano a percorrere le nostre strade per conoscere la situazione – spiegano dal Centro studi Caporale” - devono fare una telefonata ad un numero verde nazionale 800.841.148 messo a disposizione dall’Anas che in realtà non esiste. L’utente nel momento di maggior necessità di aiuto è costretto ad ascoltare in maniera coercitiva 10 lunghi minuti di disco registrato, e alla fine si sente sbattere il telefono in faccia come se cadesse la linea. Sono migliaia le lamentele che gli utenti stanno esternando in queste ore. Noi questo scenario l’avevamo purtroppo previsto, come già esternato da 4 mesi a questa parte”.
“E rifacciamo la domanda ad Anas – conclude la nota dei componenti del direttivo del Centro studi “Don Francesco Caporale” - chiedendo come è pensabile chiudere la Sala Operativa di Catanzaro alle 19.30 surrogando la linea e 1.800 chilometri di strade statali piene zeppe di criticità alla Sala operativa di Cosenza palesemente in difficoltà e ciliegina sulla torta mettendo a disposizione un numero verde che non funziona e che lascia gli utenti nel panico totale. Aspettiamo una risposta, ma non abbiamo intenzione di rivolgerci al numero verde, tanto non risponde nessuno”.