Bonifiche: Trematerra, bisogna riorganizzare le competenze
"C'e' indubbiamente una carenza di risorse economiche ma, a monte, c'e' un problema di scelte politiche, per le quali dobbiamo impegnarci": e' univoca l'analisi dei rappresentanti della Regione Calabria, intervenuti all'incontro istituzionale, organizzato a Catanzaro dall'Unione Regionale dei consorzi di bonifica calabresi. "Serve una riorganizzazione delle competenze in una logica di prevenzione per la tutela del territorio -ha affermato l'Assessore Trematerra - nella quale un ruolo fondamentale rivestono i consorzi di bonifica, che hanno saputo ben riorganizzarsi." A fargli eco i presidenti di commissioni regionali, Mario Magno (" Si sta costruendo un sistema della Bonifica omogeneo"), Franco Morelli ("Bisogna incrementare l'autonomia finanziaria dei consorzi di bonifica, migliorando i servizi, ma anche offrendone di nuovi"), Alfonso Dattolo ("Non si può operare solo in emergenza; servono scelte urbanistiche diverse"). Il bisogno di nuove cooperazioni fra enti territoriali, rappresentate dagli accordi di programma, era stata indicata dal Direttore Generale A.N.B.I., Anna Maria Martuccelli, che ha anche evidenziato la necessità di distinguere il governo del territorio, affidato agli enti amministrativi preposti, dalla sua gestione, che va delegata ad enti, espressione di sussidiarietà, quali i consorzi di bonifica. A richiedere maggiore attenzione ai problemi del territorio e dei consorzi di bonifica, da parte delle Istituzioni, e' stato il presidente del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, Torchia, chiamato a sostituire il presidente U.R.B.I., Grazioso Manno, cui e' andato l'unanime augurio di pronta guarigione. Roberto Torchia -vice Presidente regionale- ricordando come i consorzi di bonifica calabresi abbiano pronti progetti (perlopiù immediatamente cantierabili) per 125 milioni di euro, ha indicato nei bilanci sociali, gli strumenti capaci di rappresentare la funzione dei consorzi di bonifica a servizio della comunità. In sintonia con le richieste di un "nuovo passo della politica" si sono espressi anche i rappresentanti di Coldiretti, CIA e Confagricoltura che, intervenuti nel dibattito, hanno richiesto un serrato confronto, da subito, con le istituzioni, rivendicando proprio la positiva esperienza maturata con la riforma del settore della Bonifica. A concludere i lavori e' stato il Presidente A.N.B.I., Massimo Gargano, che ha evidenziato la voglia dell'URBI Calabria di confrontarsi con trasparenza, nulla nascondendosi. "I valori del territorio sono fondamentali nella logica della globalizzazione ed hanno un peso economico rilevante: basta un'alluvione a bloccare la crescita di un territorio, come dimostrano le recenti esperienze subite da Toscana e Veneto. Per questo, i consorzi di bonifica presentano un Piano nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico che, in un solo anno, evidenzia urgenze per circa un miliardo e mezzo di euro in più, raggiungendo i 5 milioni e 700.000 euro. Una cifra importante ma, nel solo 2010, per riparare i danni alluvionali si sono spesi 3 miliardi di euro! I consorzi di bonifica, però, hanno solo alcune competenze; per questo e' importante che la loro azione rientri in uno sforzo collettivo per la prevenzione, che abbia, a fondamento, il bacino idraulico, giacché l'acqua non ha confini amministrativi. Alla Regione Calabria chiediamo un'alleanza nella sfida sui fatti, perché i consorzi di bonifica hanno già pronti i progetti per la salvaguardia del territorio e praticano la sussidiarietà; sfidiamoci anche sull'innovazione - ha concluso Gargano - dall'ottimizzazione delle risorse idriche alla produzione di energia rinnovabile nell'interesse di tutti. I consorzi di bonifica sono a disposizione."