Maresciallo morto in una battuta di caccia: ad ucciderlo sarebbe stata un’emorragia
Una copiosa emorragia non avrebbe lasciato scampo a Luca Pulsoni, il giovane maresciallo della Guardia di Finanza morto nelle campagne di Maierato dopo una tragica battuta di caccia con un gruppo di amici.(QUI)
A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita questa mattina nell’obitorio dell’ospedale di Vibo Valentia dal medico legale Katiuscia Bisogni.
Il 26enne sarebbe stato attinto sotto la clavicola da un colpo a palla del genere di quelli utilizzati per la caccia ai cinghiale e l’esame autoptico avrebbe confermato la recisione dell’arteria succlavia, all’origine del dissanguamento.
Su quanto accaduto la Procura di Vibo ha aperto un’inchiesta, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vibo e da quelli della Stazione di Maierato, sotto coordinamento del sostituto procuratore Ciro Lotoro. Sul registro degli indagati è stato nel frattempo iscritto colui che ha sparato: F. N., 23enne della provincia di Caserta, amico della vittima, per il quale si ipotizza il reato di omicidio colposo.
Ulteriori esami di laboratorio sono stati disposti sulla salma di Pulsoni per avere risposte ancor più precise e dettagliate.