Morto durante una battuta di caccia, amico condannato a quasi due anni

Vibo Valentia Cronaca
Luca Pulsoni

Il tribunale di Vibo Valentia ha condannato ad un anno e otto mesi a Francesco Nacca, il 28enne accusato di omicidio colposo per aver ucciso durante una battuta di caccia l’amico Luca Pulsoni, 26enne finanziere di Avezzano, l’Aquila.

Nacca, che è originario di Caserta, sin da subito aveva ammesso la sua responsabilità nel tragico episodio che risale ormai a esattamente cinque anni fa.

Era infatti il 12 gennaio del 2020 (QUI) quando la vittima, maresciallo della Guardia di Finanza in servizio nel capoluogo napitino, si trovava a caccia con l’amico nei pressi del lago Angitola, nel comune di Maierato, quando fu colpito accidentalmente da alcuni pallettoni di quelli usati per la caccia al cinghiale, e che lo attinsero sotto la clavicola recidendogli l’arteria succlavia, e causandone la morte per dissanguamento.

La successiva autopsia stabilì infatti che il militare era deceduto a causa di una copiosa emorragia che non gli avrebbe lasciato scampo (QUI). Per recuperare il suo corpo, che finì in un dirupo, dovettero intervenire i Vigili del fuoco.