Diritti umani. Il Comune di Trebisacce adotta la Carta della bambina

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La carta dei diritti della bambina, approvata nel 1997 a Reykjiavik in occasione del IX Congresso della Business Professional Women (Ong che opera in collaborazione con le Nazioni Unite e a cui la Fidapa-Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari è affiliata), è stata recentemente aggiornata, in considerazione delle leggi sopravvenute in tutto il mondo, in seno al Meeting delle Presidenti Europee della Bpw in data 30 settembre 2016.

La nuova Carta dei diritti della bambina, alla quale ha deciso di aderire l’Amministrazione comunale di Trebisacce, su invito dell’associazione Fidapa di Trebisacce, presieduta da Barbara Tripodina, è in sostanza un'enunciazione di principi di valore morale e civile predisposta per promuovere la parità sostanziale fra i sessi e la valorizzazione delle differenze tra bambine e bambini.

Ritenuto dunque che la Carta dei Diritti della Bambina deve essere letta come una premessa fondamentale per l'affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita l’Amministrazione comunale di Trebisacce, da sempre sensibile al tema della tutela dei minori, ha scelto di favorirne la diffusione e la conoscenza presso i Servizi educativi ed integrativi della prima infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle pediatrie di comunità, nei Reparti di Ostetricia e Preparazione al Parto, nei Reparti di Neonatologia e Pediatria ospedaliera, tra le Associazioni di varia natura e le giovani generazioni.

“Abbiamo accolto - ha dichiarato l’assessore Roberta Romanelli - con immediata disponibilità la proposta avanzata dalla Fidapa Trebisacce, apprezzandone la bontà dei contenuti e degli obiettivi, dimostrando, ancora una volta, grande sensibilità verso ogni situazione di disagio o di discriminazione che può colpire, come in effetti spesso colpisce, soggetti più deboli o meno protetti.
È doveroso, da parte nostra, contribuire, per quel che possiamo, alla formazione delle coscienze e, in questo macro ambito, infondere nei cittadini, fin dalla più giovane età, la cultura del rispetto e dell’amore verso il prossimo, chiunque sia. Non esiste e non deve esistere il sesso più forte e quello più debole. Mi auguro che presto non vi sia più la necessità di dover ricorrere a strumenti di protezione e di tutela. All’atto formale seguiranno, sempre in collaborazione con la Fidapa, iniziative rivolte principalmente agli studenti, ma anche agli adulti, volte a dare un riscontro concreto all’iniziativa".