Intimidazione al pm Lombardo. Il ministro Alfano: non ci faremo intimidire dalla ‘ndrangheta
Esprimo tutta la mia solidarietà al pm Giuseppe Lombardo nella consapevolezza che non si farà e non ci faremo intimidire dalla 'ndrangheta, che continua ad attaccare lo stato perchè ha capito la serietà e la forza con cui il governo sta intervenendo". Queste le parole del ministro della giustizia Angelino Alfano riferite in una telefonata al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e al procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone.
"Il nuovo episodio di intimidazione nei confronti del pm Lombardo - ha continuato il guardasigilli - è il sintomo più evidente della grande preoccupazione delle cosche per l'azione dello stato. Riteniamo che i molti colpi inferti negli ultimi tempi alle organizzazioni malavitose stiano pervenendo ad un grado di efficienza e di repressione mai raggiunti prima. Con il sequestro dei beni, sempre molto consistenti, stiamo mettendo le cosche in difficolta' e provocando degli scollamenti sul controllo criminale del territorio". "I cittadini onesti devono sapere - conclude Alfano - che lo stato c'e' e che e' forte, piu' forte di chi compie azioni criminose. I risultati eccellenti che stiamo raccogliendo sono frutto di una collaborazione fra tutti i tutori della legalita' a riprova che, quando si fa gioco di squadra nell'interesse comune, si vince. Lo stato e' sempre piu' presente e lo sottolinea la riunione del consiglio dei ministri che si terra' giovedi' prossimo a Reggio Calabria"