Lotta alla ‘Ndrangheta, vertice al Viminale. Alfano: interventi duri contro i clan
Un programma di interventi che possa bloccare sul nascere ogni tentativo della 'ndrangheta di guadagnare terreno in Calabria rispetto allo Stato. È questa la decisione assunta nel corso del vertice che si è tenuto oggi al Viminale, alla presenza del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, del procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, del procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dei prefetti di Reggio, Claudio Sammartino, e Catanzaro, Raffaele Cannizzaro. Con loro anche i vertici delle forze dell'ordine e il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
LA RIUNIONE è stata convocata d'urgenza dopo la scoperta di un arsenale in provincia di Reggio Calabria che, secondo indiscrezioni investigative, sarebbe servito per compiere un attentato nei confronti di un rappresentante delle istituzioni. Alfano ha voluto conoscere dai rappresentanti del territorio la situazione reale in Calabria, nella consapevolezza che il possibile attentato, sarebbe stato evidenziato nel faccia a faccia, sarebbe solo la punta di un iceberg molto più complesso, con la 'ndrangheta che avrebbe avviato una intensa attività di infiltrazione e di controllo del territorio, come risulterebbe da diverse inchieste in corso o già portate a termine. Per rispondere a questo tentativo espansionistico delle 'ndrine, il ministro Alfano ha avviato l'attuazione di un vero e proprio piano che dovrebbe attaccare le cosche con duri interventi preventivi e di indagine. I procuratori De Raho e Lombardo hanno sottolineato al ministro le diverse azioni messe in campo dalle rispettive procure, evidenziando però i disagi legati alle carenze strutturali e degli organismi degli uffici giudiziari e delle forze dell'ordine. (Agi)