Ljdia Musso: da volontaria ad artista per denunciare i mille volti della miseria
Ljdia Musso, esperta di comunicazione e marketing della moda, è anche l’artista che ha deciso di scegliere soggetti che si collocano ai margini della società, come protagonisti delle sue fotografie che stanno facendo il giro delle capitali europee.
Obiettivo è dare parola agli ultimi, immortalando i senzatetto che abitano nelle vie centralissime delle grandi città, ma anche nelle periferie; Lidia ha scelto così di non abbassare lo sguardo e di non passare oltre, ma di cogliere gli abitanti della strada nelle varie fasi della loro giornata, lei che da piccola si è formata come volontaria in seno al Gruppo Emmaus di Catanzaro.
“Emmaus”, del resto, opera in tutto il mondo a favore degli emarginati e di tutti coloro che non trovano spazio nella società perché poveri, abbandonati, senza famiglia e senza lavoro, e il più delle volte anche senza speranza. I volontari di “Emmaus” si prodigano, com’era nell’intuizione del fondatore, l’Abbè Pierre, a restituire dignità e dare ascolto e opportunità a chi vive il peso della solitudine, secondo quelle che sono le attitudini di ciascuno, e Ljdia Musso utilizza la naturale predisposizione per l’arte per fare denuncia, e rivelare agli altri i mille volti della miseria. Attraverso i volti, in bianco e nero, dei protagonisti, rivela in contemporanea l’impegno di Emmaus a favore della marginalità, al sud come al nord Italia.
Gli scatti, realizzati nei suoi viaggi in mezza Europa, sono stati esposti per la prima volta un anno fa a Soverato, al Palazzo Municipale; a Davoli Marina, nella biblioteca comunale, e infine a Catanzaro, al Centro Polivalente, e sempre a sostegno di Emmaus.
Ora la mostra è giunta in Lombardia, prima a Torre de’ Picenardi, in provincia di Cremona, poi a Milano, nel locale “Portineria 14” che da sempre persegue uno stile etico, e potrà essere visitata fino al 6 febbraio in attesa di essere trasferita a Brera. In Emmaus, infatti, il talento di uno è patrimonio di tutti.