Mancano gli infermieri, bloccate le donazioni di sangue a Crotone
Parlano di “beffa ai danni della sanità crotonese” il presidente dell’associazione Thalassemici Crotone, Maria Guzzo e il segretario Nicola Carioti. E lo fanno in merito alla chiusura della sala prelievi del Simt.
La struttura è stata riaperta “solo grazie all'impegno congiunto dell'Avis e dell'Asp, la prima - spiegano dall'associazione - mettendo a disposizione la propria autoemoteca, la seconda liberando dai loro reparti gli infermieri che, di solito, escono per le raccolte sangue sul territorio”.
La chiusura è stata causata dalla carenza di personale e in particolare di infermieri “nel decennale blocco del turnover, nei tagli imposti a questa Asp dai vari commissari ad acta, nominati al solo scopo di ridurre le spese sanitarie della nostra Regione ed in ultimo alla cosiddetta quota cento che ha permesso a molti dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciuale di anticipare l'uscita dal lavoro. Del resto - sbottano Guzzo e Carioti - l'età media del personale sanitario supera i 50 anni e questo è un ulteriore peso sulle spalle della nostra sanità”.
L’associazione, quindi, chiede all’Asp di Crotone di “battersi a livello regionale perché la sanita della nostra provincia ottenga risorse materiali ed umane sufficienti a fornire ai propri cittadini livelli di assistenza sanitaria adeguati ed in linea con quelli di altre aree regionali e nazionali. Come Associazione, se sarà necessario, daremo il nostro contributo”.