Covid. Asp aumenta i posti letto a Crotone ma si rammarica: 300 dipendenti in malattia
Con una delibera adottata oggi, l’Asp di Crotone ha adottato il piano aziendale per la gestione degli afflussi massivi dei pazienti affetti da Covid-19 presso l’Ospedale San Giovanni di Dio.
Il provvedimento ha consentito l’immediata disponibilità di altri 20 posti letto destinati alle persone risultate positive, ed allestiti nel reparto di geriatria. Inoltre è stato previsto realizzare ancora sei posti di terapia intensiva nelle tre sale operatorie del nosocomio. Il totale dei posti letto destinati all’emergenza è, quindi, salito a 36 posti letto per la degenza, e 10 per l’intensiva.
L’Asp, però, ha voluto evidenziare come tutte le misure previste si potranno realizzare in modo compiuto solo attraverso la fattiva collaborazione di tutto il personale dipendente dell’azienda.
Una precisazione che, sostengono dalla direzione, “non è meramente retorica”, dato che dai report forniti alla Direzione Strategica dall’Ufficio Gestione Risorse Umane è emerso che circa 300 dipendenti si trovano attualmente in malattia.
“Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge - sbottano dall’Azienza - occorre tuttavia sottolineare l’anomalia del dato, stranamente coincidente con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus”.
Quanto al piano, dunque, per garantire le condizioni di massima sicurezza, l’area dedicata al covid è stata isolata dalla restante parte dell’ospedale con la realizzazione di un setto divisorio, e la previsione di due ascensori dedicati esclusivamente al trasporto dei pazienti positivi in Geriatria e presso il servizio di Radiologia per gli esami diagnostici di routine.
Dall’Asp provinciale fanno sapere ancora che in caso ulteriori necessità, il deliberato ha già previsto la possibilità di utilizzazione, in via d’emergenza, del reparto di Malattie Infettive come are di degenza (con la disponibilità di 10 posti letto), e dell’UTIC com e area di terapia intensiva (4 letti), previa la valutazione clinica dei casi ricoverati.
Inoltre, in direzione del rapido e definitivo efficientamento del reparto Covid, la Direzione Strategica dell’Azienza, a seguito del confronto con le parti sindacali avvenuto ieri, ha determinato di procedere all’adozione di una serie di misure per favorire le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti aziendali coinvolti nelle attività sanitarie del reparto.
Questi i provvedimenti: la tendenziale limitazione dell’orario di lavoro del personale infermieristico e degli Operatori Sanitari a massimo tre ore per turno, con l’utilizzo delle ore residue presso il reparto di Malattie Infettive; l’introduzione di un sistema di incentivazione economica per tutto il personale coinvolto nell’attività del reparto Covid 19, con il ricorso ai fondi contrattuali straordinari previsti per la dirigenza medica e per il comparto, e l’introduzione di un sistema di premialità nell’ambito della valutazione delle performances correlate alla retribuzione di risultato. Infine, la realizzazione di percorsi sanitari finalizzati alla massima mitigazione del rischio correlato all’infezione.
Si è inoltre proceduto ad individuare una nuova figura di coordinatore infermieristico assegnato al reparto, così da garantire l’efficientamento dei sistemi di gestione dello stesso personale e la segnalazione e risoluzione tempestiva di problemi che potrebbero sorgere dalla prassi sanitaria.
L’Asp conclude sostenendo infine che la struttura stia producendo, in tutte le sue componenti, “uno sforzo eccezionale per contrastare l’epidemia in atto” si auspica quindi che questo sforzo “divenga, nell’immediato, ancora più collettivo e condiviso”.