Intelligence, società italiana avvia una petizione per il riconoscimento della disciplina

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La Società Italiana di Intelligence, presentata nell’ottobre scorso alla Camera dei Deputati, ha avviato tra i professori e ricercatori universitari una petizione per richiedere al Consiglio Universitario Nazionale l’istituzione di un Settore Scientifico Disciplinare dedicato all’Intelligence.

L’iniziativa tende a valorizzare il lavoro di tanti ricercatori e docenti che, pur contribuendo agli studi in Intelligence con pubblicazioni e insegnamenti, non trovano riconoscimento all’interno della classificazione nazionale delle materie universitarie. Per sostenere la petizione è sufficiente collegarsi alla pagina della Società Italiana di Intelligence, https://www.socint.org/index.php?page=Petizione, e firmare il modulo predisposto. La sottoscrizione della domanda non costituisce in alcun modo una richiesta di entrare a far parte di questo eventuale nuovo Settore Scientifico Disciplinare, ma solo il riconoscimento del suo valore quale area di studio nelle università italiane.

Il Presidente della Società Italiana di Intelligence Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, ha affermato che “il settore della sicurezza, declinato sotto i vari aspetti compreso quello sanitario, e dell’interesse nazionale diventa sempre di più una necessità sociale, per cui occorrono professionalità specifiche, con una preparazione teorica e pratica adeguata ai bisogni di questo tempo. E le università, che sono spesso state l’avamposto del futuro, possono dare un contributo indispensabile. Peraltro l'intelligence può oggi rappresentare un originale e utile punto di incontro di una molteplicità di saperi e competenze, dalla pedagogia all'informatica, dalle neuroscienze alla filosofia, dalle scienze politiche alla giurisprudenza, dal data scientist al marketing".