Cirella. Grifone salvato dopo 45 km di volo: recuperato su un albero
Un maestoso esemplare di Gyps fulvus è stato salvato dagli Agenti della Polizia Provinciale di Cosenza in servizio al distaccamento di San Giovanni in Fiore, con la stretta collaborazione di un esperto del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) del Cipr di Rende, nella tarda serata di sabato scorso, all’interno di un giardino di un’area abitata, nella nota località balneare di Cirella.
Il grifone era appollaiato su un albero ed è stato identificato grazie alla segnalazione di un cittadino; alla centrale operativa la notizia era giunta successivamente grazie ai Carabinieri di Scalea. Al riguardo è stato quindi subito avvisato il Servizio Conservazione Natura dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, dato che il rapace presentava un anello con codice alfanumerico, e perciò risultava tra gli individui del progetto di reintroduzione faunistica in atto nel Pollino.
Il Grifone è tra i più grandi rapaci europei, ha un’apertura alare che sfiora i 3 metri, può arrivare a pesare anche 12 chili ed è un uccello totalmente necrofago oltre che specie rara e particolarmente protetta dalla legge.
Questo avvoltoio in Italia si era estinto ovunque tranne che in Sardegna. L’opera di reintroduzione in alcune aree protette italiane ha coinvolto anche l’area del Pollino. L’esemplare recuperato, ha circa 15 anni ed è giunto in Calabria nel 2005, direttamente dal Centro di recupero e cura "Grefa" di Madrid, tutore di numerosi progetti di reintroduzione della specie in tutt'Europa; è stato poi rilasciato tra il 2009 e il 2010 insieme ad altri grifoni, ma quasi subito recuperato e sistemato all’interno della voliera di acclimatazione.
L’animale si era allontanato da Civita giungendo stremato a Cirella di Diamante, circa 45 chilometri di volo. La fortuna ha voluto che venisse notato da alcuni cittadini sensibili, che ne hanno poi consentito e facilitato il salvataggio da parte della Polizia Provinciale. Avvisato dell'accaduto anche il Servizio Conservazione Natura dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, l'animale è stato dunque immobilizzato e immediatamente trasferito presso il centro di recupero animali selvatici di Rende, in attesa di valutarne le condizioni generali e di restituirlo poi al Parco Nazionale del Pollino.