Catanzaro: Corsi chiede la disinfestazione della processionaria
Il consigliere comunale Antonio Corsi ha presentato al sindaco Rosario Olivo una interrogazione per sapere cosa sta facendo l’Amministrazione comunale per affrontare il problema della “processionaria”, il pericoloso parassita che sta danneggiando diversi alberi cittadini, soprattutto quelli della storica “Villa Pepe”. “Sono stato investito del problema da un nutrito gruppo di cittadini – ha affermato Corsi – e, in particolare, dal signor Aurelio Tuccio, delegato della Lipu per la provincia di Catanzaro. Quest’ultimo, lo scorso anno, aveva chiesto all’Amministrazione comunale di interessarsi della vicenda, senza aver ricevuto risposta e senza che sia stato posto in essere alcun intervento. Ecco perché ho deciso – ha proseguito – di presentare una interrogazione scritta al Sindaco, chiedendogli innanzitutto di sapere ufficialmente chi debba intervenire per tutelare la salute degli alberi cittadini, preservando l’intera collettività da quelle patologie legate al diffondersi della “processionaria”. E, in secondo luogo, di conoscere quali iniziative siano state messe in campo dall’Amministrazione comunale per affrontare tale problematica o cosa la stessa abbia fatto per sensibilizzare gli enti che abbiano eventualmente competenza”. Secondo il consigliere Corsi quello della “processionaria” non è un problema da sottovalutare. “Sia perché si rischia la necrosi delle piante che vengono colpite, causandone, se l'infestazione non viene debellata, anche la morte; sia perché – ha dichiarato il consigliere - è dannosa per l'uomo. Nella migliore delle ipotesi, infatti, se i peli della processionaria entrano nella cute, possono causare un fastidioso eritema. Ma se il contatto è con le vie respiratorie e digestive o con gli occhi, sarà necessario un intervento medico urgente. Considerato che a frequentare le aree verdi, come Villa Pepe, sono in particolare i bambini si capisce bene come sia necessaria e non procrastinabile la disinfestazione dalla processionaria. Del resto – ha concluso Corsi - sarebbe auspicabile intervenire alla prima comparsa dei nidi, onde evitare una diffusione veloce e probabilmente letale per gli alberi”.