Provincia di Crotone. Dell’Aquila firma il decreto: elezioni sospese e rinviate

Crotone Politica
Giuseppe Dell’Aquila

Il presidente facente funzioni della Provincia di Crotone, Giuseppe Dell’Aquila, ha firmato il decreto con il quale è stata revocata la convocazione dei comizi elettorali per l’elezione del presidente dell’ente che era stata già prevista per domani, lunedì 2 di marzo.

Sabato scorso, 29 febbraio, è stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge del giorno prima, la 8 che i relazione alle “Disposizioni in materia di elezione del presidente della provincia e del consiglio provinciale” dispone che “(...) al fine di garantire l'effettiva rappresentatività degli organi eletti, anche in riferimento all'esigenza di assicurare la loro piena corrispondenza ai territori nonché un ampliamento dei soggetti eleggibili qualora i consigli comunali appartenenti alla circoscrizione elettorale provinciale, eventualmente interessati al turno annuale ordinario delle elezioni per il loro rinnovo … ,dovessero essere tali da far superare la soglia del 50 per cento degli aventi diritto al voto, il termine è differito al quarantacinquesimo giorno successivo all’ultima proclamazione per gli eletti".

La pubblicazione del norma arriva dopo il parere positivo già espresso dagli Affari regionali della Presidenza del Consiglio sulla questione che prevede la revoca della procedura elettorale già avviata (come quella dell’ente crotonese appunto fissata per il 2 marzo) e di rinviarla a data successiva all'ultima proclamazione degli eletti nei Consigli Comunali appartenenti alla circoscrizione elettorale che sono “interessati al turno annuale ordinario delle elezioni, secondo i criteri di cui alla ricordata novella normativa".

Con il decreto di revoca Dell'Aquila sostiene quindi di dar “seguito ed adempie ad un previsione normativa” il cui obiettivo “è quello di garantire la partecipazione ampia e realmente rappresentativa dell'intero territorio provinciale all'elezione degli organi, in questo caso del presidente dell'ente”.

La vicenda del rinvio delle lezioni del nuovo presidente dell’ente intermedio, tra l’altro atteso, aveva scatenato nella settimana appena trascorsa le veementi proteste dei sindaci ed amministratori che appoggiano la candidatura del sindaco di Cirò, di Francesco Paletta, sindaco di Cirò (QUI).

Gli stessi avevano inscenato venerdì un sit-in all’interno del palazzo di via Mario Nicoletta contestando l’approvazione dell’emendamento del decreto Milleproroghe, recentemente passato anche in Senato, che sancisce appunto lo spostamento delle consultazioni quando, come nel caso di Crotone, si sia al di sotto della percentuale del 50% della rappresentanza.

Un emendamento che per gli amministratori “contestatari” sarebbe stata una manovra politica del centrosinistra contro la coalizione che sostiene Paletta, appoggiato dal centrodestra.

Quest’ultimo, tra l’altro, ha anche annunciato ricorso al Tar per bloccare il rinvio ed anche una denuncia penale qualora se ne dovessero riscontrare gli estremi.

Sempre in merito al rinvio si è poi registrato l’intervento del consigliere regionale della Calabria con la lista Jole Santelli Presidente, Vito Pitaro, che ha parlato di chiaramente di “un estremo tentativo di ‘restare in sella’ a tutti i costi” dell’attuale Presidente facente funzione che secondo Pitaro avrebbe interpretato una norma “a proprio favore allorquando” (QUI). Il consigliere regionale ha chiesto anche l’intervento del Prefetto di Crotone per garantire “il normale svolgimento delle elezioni”.