Spoke. Guccione: “serve governance efficace, Zuccatelli faccia da intermediario”

Cosenza Salute
Carlo Guccione

Questa mattina ho preso parte alla riunione convocata dal commissario dell’Asp di Cosenza Giuseppe Zuccatelli sul tema della Chirurgia degli Spoke Paola-Cetraro e Corigliano-Rossano.

Lo rende noto Carlo Guccione su quella che si è presentata come “una riunione proficua e che ha fornito spunti interessanti ed utili per arrivare a una decisione largamente condivisa e in grado di rispondere alle esigenze di cura dei cittadini. Nel mio intervento mi sono permesso di sottolineare che è bene affrontare al più presto la questione della Chirurgia, ma devono essere risolti i problemi di fondo che rischiano di far collassare la sanità, considerando anche l’insorgenza dell’emergenza Coronavirus”.

“Ho informato il commissario Zuccatelli che gli ospedali Spoke della provincia di Cosenza rischiano ogni giorno di non poter fornire i servizi ospedalieri necessari: si è costretti per mancanza di personale ad accorpare e chiudere interi reparti. Addirittura, all’Ospedale Spoke di Castrovillari non sono stati attivati 96 posti letto per acuti, su 226 posti letti previsti dal Dca 64/2016. In Provincia di Cosenza, negli ospedali Hub e Spoke, complessivamente i posti letto che non sono stati attivati sono oltre 350 rispetto a quelli previsti. È stato disatteso e non applicato il Decreto commissariale (64/2016) sulla riorganizzazione ospedaliera: è rimasto solo sulla carta e non corrisponde alle reali esigenze del territorio di tutta la Provincia di Cosenza”.

“Mai come ora sono necessari urgenti interventi per assumere le figure professionali necessarie in campo sanitario a garantire i Lea attraverso l’attivazione dei posti letto per acuti e la riapertura dei reparti chiusi e di quelli accorpati. Servono nuove assunzioni – incalza il consigliere - e risorse aggiuntive per dotare gli ospedali Spoke di tutta la tecnologia e la strumentazione sanitaria necessaria alla continuità assistenziale. Stesso discorso vale per la sanità territoriale visto che ancora nessuna delle cinque case della salute previste nella provincia di Cosenza è stata realizzata, pur avendo da molti anni la disponibilità economica. Case della salute che dovrebbero essere un punto di riferimento importante per i cittadini ed eviterebbero lunghe code nei Pronto Soccorso”.

“Ho chiesto al commissario Zuccatelli, visto i buoni rapporti che ha con il ministro Speranza, di farsi promotore e informarlo dettagliatamente di queste problematiche in modo che possa intervenire con urgenza e immediatezza, - espone ancora - vista anche la situazione che riguarda il Coronavirus e che rischia di mettere in serie difficoltà la sanità pubblica regionale stremata da dieci anni di commissariamento e dallo sciagurato Decreto Calabria che ha solamente aggravato i problemi della sanità. Le risorse ci sono visto che lo Stato nazionale, dal 2016 ad oggi, ha trattenuto il tre per cento ogni anno di circa tre miliardi e mezzo di risorse che trasferisce alla Regione Calabria per il servizio sanitario regionale. Questo “tesoretto” sottratto ai calabresi dovrebbe essere utilizzato per finanziare gli interventi urgenti e necessari a garantire, soprattutto in questo momento delicatissimo per il nostro Paese, l’assistenza sanitaria e il diritto alla salute dei cittadini”.

“È necessario, inoltre, garantire un reale ed efficace coordinamento nell’affrontare l’emergenza Coronavirus in Calabria. La governance tra Regione, Dipartimento Salute, commissari per il Piano di Rientro (Saverio Cotticelli e Maria Crocco) e commissari di nomina governativa di Asp e Aziende ospedaliere deve essere più efficace e operativa, risolvendo le problematiche che qualche giorno fa ha esposto pubblicamente il direttore generale del Dipartimento regionale salute, Antonio Belcastro”.