Lamezia, Cisl si riunisce per esaminare situazione sociale e politica
L’Esecutivo della Cisl calabrese presieduto dal Segretario generale Tonino Russo, riunito questa mattina a Lamezia Terme, ha preso in esame la situazione sociale e politica regionale nell’attesa della nomina della nuova Giunta.
Aprendo i lavori, il Segretario generale ha evidenziato, in riferimento all’emergenza coronavirus, come ‘già, prima dei provvedimenti assunti ieri dal Governo nazionale, la Cisl, insieme alla Cgil e alla Uil avesse chiesto alla Presidente Onorevole Jole Santelli e al Commissario alla Sanità Saverio Cotticelli, la convocazione di un incontro urgente per individuare le misure utili a tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori dei settori pubblici e privati, a partire dalle strutture sanitarie e regionali.’
Sia la relazione introduttiva di Russo che il dibattito successivo hanno poi sottolineato ‘la necessità di avviare, subito dopo l’insediamento della Giunta, un confronto con la Presidente Santelli e il nuovo governo regionale su temi ritenuti assolutamente prioritari: il lavoro precario, nel privato e nel pubblico, compresi gli uffici regionali, perché non vadano perdute le professionalità e le competenze di tanti giovani che oggi permettono l’operatività di importanti settori e uffici, e il lavoro da creare; l’urgenza di aprire finalmente i cantieri delle infrastrutture stradali e ferroviarie previste e già finanziate nonché di avviare nuovi progetti, della cui realizzazione la regione ha bisogno per la sua crescita, con evidenti vantaggi per l’occupazione; la Sanità, perché sia pienamente rispettato il diritto dei cittadini a fruire dei Livelli Essenziali di Assistenza, grazie anche alla stabilizzazione del personale precario, allo scorrimento delle graduatorie e alle nuove assunzioni di medici, tecnici e infermieri’.
Un’attenzione specifica è stata data anche alla problematica dei lavoratori stagionali del turismo, che hanno visto dimezzarsi la durata e il valore del sussidio in base alla nuova Naspi: ‘il ruolo dello Stato nel sostegno al reddito di questo comparto rilevante per l’economia calabrese e per il Paese in generale, - è stato sottolineato, - non potrà mai venire meno, ma deve anzi essere rafforzato’.
Dall’incontro è emersa, inoltre, la scelta di ‘tenere alta l’attenzione sulle politiche di welfare che, in un territorio in cui il disagio tocca da vicino famiglie, anziani, giovani, persone non autosufficienti, devono essere finanziate e rilanciate dallo Stato e dalla Regione’. Il recente rapporto Istat sulla spesa dei Comuni per interventi e servizi sociali, riferito al 2017, non lascia spazio a dubbi: la Calabria è ultima tra le regioni; inoltre, mentre il dato nazionale segnala un incremento della spesa sociale, per la sola Calabria si registra un arretramento.
‘Ciò in un contesto generale che vede una sempre più forte differenziazione nell’investimento per il sociale tra Nord e Sud e, tra le regioni meridionali, la Calabria come fanalino di coda. E il futuro – ha sottolineato con forza il Segretario Tonino Russo – non si preannuncia più favorevole: ad esempio, appare reale il rischio che importanti somme destinate all’infanzia e alla non autosufficienza non vengano utilizzate; gli stanziamenti impegnati nel Secondo Riparto del Programma Nazionale Servizi di Cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti ammontano, infatti, al momento a soli 228 milioni, a fronte dei 422 autorizzati. Anche su questi temi, - è stato quindi deciso,- saranno poste in atto importanti iniziative di pressione’.