Approfittano della chiusura dei locali per rubare. Arrestati in un ristorante cinese
Hanno approfittato del decreto per il contenimento del contagio da coronavirus e si sono quindi introdotti in un ristorante cinese chiuso per rubare. Ma l’attività di due uomini, un 60enne ed un 30enne, entrambi pregiudicati, è finita con l’arresto dopo che sono stati beccati in flagranza per furto aggravato.
Approfittando dell’assenza di persone in giro, il 30enne sarebbe dunque entrato, e in due distinte occasioni, in noto locale di sushi per portare via bottiglie di vino e viveri, per un valore stimato in circa 800 euro.
Quanto accaduto è stato denunciato, nella mattinata dopo, dai proprietari presso la vicina Caserma dell’Arma di Cosenza, e i Carabinieri hanno subito avviato le indagini.
Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza hanno notato un uomo che, dopo aver forzato la porta, ha riempito un carrello e ha cercato di portar via quante più cose possibili, ritornando anche poco dopo, ripetendo l’operazione.
Dopo la denuncia, il 30enne ha deciso di proseguire con il tentativo di svaligiare completamente il ristorante. I due sono ritornati insieme per la terza volta per rubare ciò che non era stato possibile trasportare la sera prima.
Questa volta hanno trovato all’interno i dipendenti che stavano quantificando il danno arrecato. I gestori hanno avvertito i Carabinieri ed il servizio di vigilanza privata che sono intervenuti sul posto.
I malviventi hanno tentato la fuga ma sono stati raggiunti, immobilizzati ed accompagnati presso la Caserma Grippo dove sono stati arrestati sia per furto aggravato continuato che per inosservanza del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che vieta di andare in giro senza un giustificato motivo.
Su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Cosenza, sono stati messi ai domiciliari in attesa del rito direttissimo. Il giudice presso il Tribunale bruzio, nel convalidare gli arresti, ha disposto per entrambi che vengano collocati nuovamente ai domiciliari.