Coronavirus, al vaglio del ministro De Micheli la chiusura dell’aeroporto di Reggio
Potrebbero chiudere momentaneamente l’aeroporto di Reggio Calabria e Crotone che, con altri sei scali, rientra nel piano dell’Ente nazionale di aviazione civile per sospendere le attività degli aeroporti nazionali per l’emergenza da coronavirus. Il piano, sottoposto al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, come riporta Askanews, è al vaglio del ministero.
A seguito del calo di passeggeri e quindi di voli, l’Enac ha proposto al ministro un piano che predisponga uno “scenario infrastrutturale aeroportuale minimo” che possa “garantire la mobilità del trasporto aereo all’interno del territorio nazionale”.
In quella che Enac chiama “configurazione minima” rimarrebbero aperti gli aeroporti di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera.
Piano che non ha trovato il sostegno del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà secondo cui si rischierebbe di isolare “completamente le Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina in un momento straordinariamente emergenziale come quello che sta attraversando, in questi giorni, il nostro Paese. Nel chiamare a raccolta tutte le istituzioni, in una fase in cui la nostra città potrebbe ritrovarsi disperatamente fuori da ogni rapido collegamento, ho scritto al Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, perché possa intervenire a modificare l’assetto che si sta dando, in queste ore, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Al tempo stesso, diventa quanto mai urgente ed ugualmente importante un’azione sostanziale ed incisiva dei rappresentanti parlamentari e della Regione Calabria”.
Esprime quindi “forte preoccupazione per una programmazione che penalizza oltremisura l’intero territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria condannato, altrimenti, ad un isolamento, anche e soprattutto commerciale, che mina la serenità e le possibilità di una popolazione già afflitta dai rischi Covid-19 e indebolita da strategie che stanno, evidentemente, portando verso la rapida dismissione di un aeroporto fondamentale per il Mezzogiorno ed il bacino dello Stretto qual è il Tito Minniti”.
“Fra le prerogative individuate nella selezione delle aerostazioni che continueranno la loro attività – spiega il sindaco – c’è la garanzia dei collegamenti insulari ed il “Tito Minniti” è, indiscutibilmente, indispensabile per mantenere la continuità territoriale agli abitanti delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina e delle isole Eolie che, complessivamente, rappresentano una popolazione di oltre un milione di cittadini”.
“Quindi – incalza Falcomatà – l’aeroporto reggino non può e non deve chiudere. È il momento di difenderlo con la forza della ragionevolezza. Ognuno di noi, dunque, deve essere consapevole dello sfascio in cui è stato fatto precipitare lo scalo e che, adesso, si trova nella fase più delicata della sua turbolenta storia. Nel rispetto dell’attuale emergenza e delle misure che il Governo sta prendendo per limitare al massimo ogni pericolo di diffusione del virus, dobbiamo comunque fissare dei paletti: l’aeroporto “Tito Minniti”, ripeto, non va chiuso e, anzi, bisogna mettere in campo strategie alternative e condivise che possano servire a mantenere vive percezioni di serenità ed equilibrio”.