Covid. Dipendenti Asp in malattia a Crotone, FpCgil: “nessuno può o deve disertare”

Crotone Attualità

“Sono impressionanti i numeri forniti dalla Direzione Generale della ASP di Crotone circa le defezioni di personale tecnico sanitario in questi giorni di emergenza Covid (QUI). Noi continueremo a denunciare l’assenza di dispositivi di sicurezza, i turni forzati cui sono sottoposti i nostri operatori, la atavica carenza e confusione nella gestione del personale, e lo faremo pure presso le autorità competenti, ma gettare un dubbio (in questo caso anche giustificato) che noi crotonesi di razza, calabresi d’origine ed anche per scelta, abbandoniamo le nostre popolazioni al loro destino è una roba che deve far riflettere tutti”.

Così Graziella Corrado, coordinatrice aziendale della Fp Cgil Area Vasta interviene in relazione alla notizia resa pubblica dalla stessa azienda sanitaria ed in cui manifestava perplessità sul fatto che 300 dipendenti dell’Asp fossero risultati in malattia proprio dall’inizio dell’epidemia.

In un momento così delicato, una anomalia non compatibile con le normali assenze sul lavoro” ammette anche Corrado che assicura però che come Sigla si continuerà a fare le battaglie “a garanzia dei diritti dei nostri operatori, i nostri eroi, quelli che stanno dimostrando al mondo intero di cosa sono capaci, quelli che hanno fatto venire l’orticaria a quanti li definivano ‘fannulloni’ e a quelli che li hanno aggrediti nei nostri pronto soccorso”.

“Con la stessa determinazione – aggiunge ancora la coordinatrice Fp Cgil - invitiamo, però, sin da subito, tutti gli operatori a respingere ogni qualsivoglia dubbio di indifferenza nei confronti delle nostre popolazioni” unendosi all’appello rivolto dal presidente dell’ordine dei medici della provincia ai medici di base, ed invitando anche l’ordine degli infermieri a sensibilizzare la categoria in un momento così delicato.

“Solo insieme possiamo farcela e nessuno può o deve disertare, ne va del nostro orgoglio calabro ... su tutto il resto continueremo a dare battaglia”, conclude Corrado.