LETTERE. Infermieri in malattia mentre in 250 attendono l’assunzione, cosa aspettano le Asp?

Calabria Salute

Pubblichiamo a seguire e integralmente la lettera inviataci da Alessandro Morabito, un infermiere calabrese che da quasi sette anni svolge il suo lavoro in giro per l’Italia e che, insieme ad altri 250 colleghi, fa parte della graduatoria a scorrimento del concorso di categoria. Alessandro, prendendo spunto dalla notizia dei 300 sanitari dell’Asp di Crotone risultati in malattia proprio nel corso dell’emergenza coronavirus (QUI), ha voluto affidarci questa sua considerazione personale, corredata da una lettera cge insieme agli altri infermieri in attesa di chiamata è stata già inoltrata ad istituzioni ed enti competenti.

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“Carissima redazione, invio la presente in qualità di infermiere: mi chiamo Alessandro Morabito e sono un infermiere calabrese, sono quasi sette anni che sono in giro per l’Italia a svolgere la mia professione, acquisendo competenze e professionalità.

Questi anni non ho mai smesso di pensare alla mia terra, sognando di rientrarci il prima possibile e poter contribuire al miglioramento del sistema sanitario regionale calabrese con quanto in questi anni ho potuto acquisire nel mio bagaglio professionale.

Nel 2018, finalmente, dopo anni di stenti è stato bandito un concorso nell’azienda ospedaliera di Cosenza che io, insieme ad altri 400 colleghi, siamo riusciti a superare, nel rispetto di quanto recita la Costituzione all’articolo 97 per l’accesso al pubblico impiego.

Bene, in un anno e mezzo hanno assunto circa 150 persone, rimaniamo in 250 in attesa di chiamata; sono un anno e mezzo che le varie aziende calabresi deliberano assunzioni a tempo indeterminato ignorando la nostra graduatoria. Ricordo che la legge prevede che le pubbliche amministrazioni utilizzino le graduatorie già presenti nello stesso ambito regionale per l’assunzione di nuove figure, evitando di bandire concorsi con dispendio di tempo e denaro.

Come già detto, le aziende del territorio calabrese continuano ad ignorarci nonostante abbiano avuto delibere per assumere personale a tempo indeterminato, e avrebbero dovuto utilizzare la nostra graduatoria in quanto la più anziana. Abbiamo provato a contattare i giornali, i sindacati, il commissario Cotticelli, il presidente della Regione. Una serie di ‘fantomatici’ personaggi politici che hanno fatto dimostranze di interessamento alla nostra causa ma purtroppo nessuno al momento è riuscito a darci una mano concreta.

Giusto recentemente abbiamo deciso di redigere un documento che abbiamo inviato attraverso le Pec a tutti i direttori generali ed a tutte le personalità che hanno un ruolo istituzionale nella sanità calabrese. Il documento è stato condiviso da tutti gli infermieri della graduatoria ed inviato in massa gli indirizzi delle suddette persone.

Purtroppo anche questo appello, grido disperato, è stato assolutamente ignorato da tutte le figure istituzionali, veniamo ignorati e vessati nei nostri diritti.

Stiamo chiedendo un sacrosanto diritto, cioè quello dello scorrimento della graduatoria e dell’assunzione a tempo indeterminato delle figure necessarie che, in alcuni casi, sono già state autorizzate dalla struttura commissariale; e le aziende preferiscono continuare ad alimentare un precariato deleterio che si è dimostrato negli ultimi lustri essere una piaga della nostra Sanità!
Alcune aziende come per esempio quella di Catanzaro sono andate a spulciare graduatorie vecchie di 15 anni per recuperare personale a tempo determinato.

La notizia girata su tutte le testate dei 300 dipendenti dell’azienda crotonese che si sono messi in malattia giusto nel momento in cui c’è più bisogno di lavorare, ci ha sconvolto, è stata l’ennesimo dito in una piaga che ci dà dispiacere da ormai un anno e mezzo.

Vogliamo dunque approfittare di questo momento e dell’attenzione che avete posto su questa questione nella vostra testata giornalistica per cercare di essere aiutati in questa battaglia: ci sono 250 persone, infermieri, professionisti, padri di famiglia pronti a prendere servizio purché le aziende calabresi la smettano di ignorarci e che l’azienda ospedaliera di Cosenza conceda l’utilizzo della graduatoria alle altre aziende che si possa finalmente dare accesso nel rispetto della legge a 250 professionisti sanitari.

Vi allego la missiva di cui sopra, che è stata protocollata ed inviata a tutti i direttori ed alle istituzioni presenti nei destinatari, nella quale sono spiegate le ragioni per le quali combattiamo, sono anche spiegate le leggi alle quali ci appelliamo, le quali dovrebbero essere rispettate da un’azienda pubblica nell’espletamento delle proprie funzioni.

Ci apprestiamo addirittura a dare suggerimenti su come gestire questa cosa, analogamente a come hanno fatto altre regioni con ottimi risultati. Perché in Calabria no? Perché dobbiamo sempre distinguerci e registrare primati al negativo? Basta! Noi non ci stiamo!

LA LETTERA ALLE ISTITUZIONI

“Richiesta di concessione e di utilizzo agli altri enti del SSR della Regione Calabria della graduatoria del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 10 posti di CPS Infermiere dell’Azienda Ospedaliera “AnnunziataMariano-S.Sarbara” di Cosenza.

Carissimi, A scrivere la presente sono i circa 250 Professionisti Sanitari Infermieri, risultati idonei dalle procedure del concorso in Oggetto di cui l’AO di Cosenza detiene la graduatoria. La missiva, inoltrata alle SV vorrebbe avere il fine di garantire ai sottoscritti un buono e regolare scorrimento della graduatoria, nonché una velocizzazione delle procedure di assunzione vista l’emergenza sanitaria pandemica in corso per la diffusione del COVID-19.

Le stesse sarebbero agevolate e velocizzate con l’istaurazione di un accordo tra le amministrazioni destinatarie della presente volto alla soddisfazione del fabbisogno di personale Infermieristico in base alle autorizzazioni all’assunzione accordate alle aziende Calabresi dalla struttura commissariale. Sono infatti recenti le delibere delle aziende ospedaliere GOM di Reggio Calabria n 92 del 13 Marzo 2020 prevede assunzione di 75 Infermieri da graduatorie di idonei, a t. indeterminato e della AO di Crotone deliberazione n. 280/2020 che determina il fabbisogno di personale in regime ordinario per il triennio 2020/2022.

Inoltre come è ben noto, la situazione del nostro SSR versa in situazioni di criticità e l’emergenza Coronavirus non ha fatto altro che peggiorarne la situazione, o meglio ancora mettere in evidenza le gravi carenze di cui il sistema soffre, di cui poi la mancanza di personale sanitario ne è motivo fondante. Inoltre, sono svariate le motivazioni di ognuno di noi per le quali al più presto si vorrebbe prendere servizio presso le nostre aziende sanitarie.

In primis, poter affrontare con “armi” adeguate questa pandemia che si sta diffondendo in maniera inesorabile, e della quale la Calabria purtroppo non ne rimarrà esente, inoltre in questi anni abbiamo conseguito formazioni di alto livello e specializzazione nel campo presso realtà regionali di alto livello e presso le università del territorio nazionale, ci sentiamo dunque pronti ad esser chiamati a rimpolpare la nostra di sanità.

Sono infatti molti i colleghi fuorisede i quali hanno per anni atteso un concorso nella nostra regione, per ricongiungimento famigliare, per assecondare il richiamo della nostra terra, per risollevare le sorti di questo sistema sanitario purtroppo morente. Non per ultima questa motivazione in ordine di importanza è stato considerevole lo sforzo fatto per vincere questo fatidico concorso, motivo per il quale siamo qui a richiedere un sacrosanto diritto.

L’Azienda Ospedaliera di Cosenza, ha provveduto alla chiamata per l’assunzione in servizio oltre che i vincitori del concorso, e che con Scorrimento graduatoria generale di merito ha provveduto a chiamata le unità necessarie per colmare i posti resi disponibili autorizzati ed è in attesa di autorizzazione per lo scorrimento di ulteriori unità di personale, che indubbiamente non andrà a coprire completamente ne il fabbisogno reale e neanche l’estensione della graduatoria stessa, nella quale rimarrebbero sicuramente almeno 200 IDONEI disponibili e pronti a prendere servizio.

VISTA l’emergenza sanitaria in atto, e la necessità di reperire personale sanitario per far fronte, VISTI i provvedimenti adottati dal governo per le assunzioni con stanziamento di fondi per l’emergenza, materialmente sintetizzate nel decreto-legge 9 marzo 2020 n. 14, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 9 marzo (lo stesso che contiene il Dpcm che estende a tutta Italia le misure di contenimento per COVID-19) e immediatamente vigente dal 10 marzo 2020 che pone indicazione all’utilizzo delle graduatorie concorsuali in vigore;

Visto la recente pubblicazione del Programma operativo triennale appena stilato dalla struttura commissariale che, a fronte di una spesa possibile di 130 milioni di euro certificata dallo stesso Programma, approvato con Dca nr. 57 del 26 febbraio 2020, ha stabilito, nella sostanza, di impegnare appena il 10% della somma complessiva. Si tratta, all’incirca 13 milioni di euro per la spesa del personale da assumere, che, tradotto in numeri, corrisponderebbe a 493 unità di tutte le figure professionali, di cui 120 dirigenti non medici (biologi, farmacisti, fisici, psicologi e informatici).

Ma ciò basterebbe a coprire il bisogno di un solo ospedale calabrese e forse pure a stento! Se i numeri sono questi si andrebbero a vanificare le aspettative professionali dei tanti operatori sanitari, di cui avrebbe bisogno l’intero comparto regionale e che, avendo superato un regolare concorso, attendono lo scorrimento di una delle poche graduatorie.

VISTI INOLTRE - l'art. 9 della L. 16.01.2003, n. 3 il quale dispone che le Pubbliche Amministrazioni "possono ricoprire i posti disponibili, nei limiti della propria dotazione organica, utilizzando gli idonei delle graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre Amministrazioni del medesimo comparto di contrattazione" e che le Regioni provvedono all'attuazione della suddetta disposizione "secondo le rispettive competenze previste dai relativi statuti e dalle norme di attuazione";

-l'art. 3, comma 61, della L. 24.12.2003 n. 350 che stabilisce che in attesa di emanazione del regolamento previsto dalla suddetta Legge n. 3/2003, art. 9 le Pubbliche Amministrazioni "possono effettuare assunzioni anche utilizzando le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre Amministrazioni previo accordo tra le Amministrazioni interessate";

-l'art. 1, comma 100, della L. 30.12.2004 n. 311, ai sensi del quale, in attesa di emanazione del regolamento previsto dalla suddetta Legge n. 3/2003, art. 9 "continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 61, terzo periodo della legge 24 dicembre 2003, n, 350";

-l'art. 36, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., nel quale è espressamente statuito che "È consentita l'applicazione dell'articolo 3, comma 61, terzo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, ferma restando la salvaguardia della posizione occupata nella graduatoria dai vincitori e dagli idonei per le assunzioni a tempo indeterminato";

-la circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 5/2013, nella parte in cui chiarisce che il citato art. 3, comma 61, della L. n. 350 del 24.12.2003, per ragioni di contenimento della spesa, è applicabile «per tutte le amministrazioni», e il previo accordo, che può concludersi anche dopo la pubblicazione della graduatoria, nasce dall'esigenza di condividere lo scorrimento della graduatoria da parte dell'amministrazione interessata con quella che ne è titolare che deve esprimere il proprio assenso;

Considerato che le aziende sanitarie Calabresi stanno pubblicando i fabbisogni di personale in regime ordinario, che sono necessarie a garantire i Livelli essenziali di Assistenza, e che gli stessi potrebbero o spesso coincidono con le assunzioni straordinarie legate all’emergenza Pandemica in atto da COVID 19,

si richiede in forma congiunta e con fermezza assoluta ed espressa volontà dei sottoscrittori Che l’azienda Ospedaliera “Annunziata Mariano-S.Barbara” di Cosenza conceda alle altre aziende del SSR che ne facciano richiesta, possibilità di usufruire della nostra graduatoria ai fini di reclutamento di unità di personale di Collaboratore Professionale Sanitario Infermiere, in modo da garantire celerità nella procedura di scorrimento della stessa, garantendo pari opportunità ai vincitori utilmente collocati in graduatoria, come stabilito dai su citati articoli , quindi nel pieno rispetto della LEGGE, di cui tanto si parla e che viene così tanto ricercata in Calabria. L’invito agli altri direttori Aziendali è di intraprendere accordi con i vertici dell’AO Cosenza e di fare richiesta congruamente alle necessità ed alle autorizzazioni per le assunzioni, di unità di personale Infermieristico, ai fini di assicurare a tutti i candidati una spedita procedura di assunzione.

La gestione della procedura di chiamata in servizio in forma unificata che dovrebbe essere gestita esclusivamente dall’ azienda di Cosenza e dalla relativa UOC Risorse Umane, unico detentore della graduatoria, che man mano concederà a tutte le aziende che ne facciano richiesta i nominativi dei candidati che sono utilmente collocati in egual numero al fabbisogno richiesto, previa accettazione, o attraverso meccanismi di manifestazione di interesse per idonei in graduatorie di concorsi pubblici espletati da altri enti, dunque che sia concesso diritto sacrosanto di accedere alle assunzioni a t. indeterminato.

Vogliamo porre la vostra attenzione sul fatto che in Italia le altre regioni hanno adottato ponderosi provvedimenti di contrasto, prevenzione riguardo l’emergenza, immettendo nel circolo centinaia, se non migliaia di professionisti, ancor prima che questa pandemia si diffondesse in maniera incontrollata. Portiamo gli esempi della Campania, che in tempi non sospetti ha proceduto a circa 800 infermieri dalla graduatoria degli idonei dell’Ospedale Cardarelli, ancora nel Lazio a seguito delle procedure concorsuali dell’Ospedale S. Andrea che ha prodotto una graduatoria di 7000 persone, ha proceduto ad inviare 1040 telegrammi di assunzione, dando addirittura la possibilità di scelta dell’azienda in cui si volesse essere assunti tra le 18 presenti sul territorio regionale.

Le ultime 2 regioni citate si trovano in piano di rientro esattamente come la Calabria, soltanto che non si riesce a capire dove è l’inceppo, da chi o da dove viene posto il veto allo scorrimento di questa come di altre graduatorie di professionisti idonei a concorso pubblico REGOLARE, e si vuole invece perpetrare all’adozione di meccanismi di assunzione anomali da avvisi pubblici che immettono nelle pubbliche amministrazioni personale a tempo determinato che in questi ultimi lustri non ha fatto altro che affossare maggiormente la già provata condizione del nostro SSR.

La stessa metodologia operativa è già stata attuata anche dalle aziende ESTAR della Toscana con il reclutamento di più di 1000 unità di personale a tempo indeterminato dal concorso appena svolto, e non ultimi gli esempi anche avvenuti in Calabria in un precedente concorso del 2009 dall’AO di Catanzaro, che al fine di un regolare scorrimento della graduatoria fece esprimere delle preferenze ai candidati in base alle disponibilità dei posti da ricoprire, inoltre anche altre famose aziende extraregionali come ASST Rhodense che con concorso unificato del 2018, e graduatoria gestita da un’azienda, che man mano concede unità di personale, previa accettazione, alle altre aziende del SSR Lombardo, infine ancora la regione Lazio con concorso dell’AOU Umberto I del 2017 ha concesso l’assunzione dei c.ca 860 persone a tutte le aziende Regionali che ne hanno fatto richiesta in appena 18 mesi dall’emanazione della graduatoria portando allo scorrimento completo della stessa

Oltretutto questa richiesta che avanziamo ha l'obiettivo di garantire il principio di economicità dell'azione amministrativa, la riduzione dei tempi di esecuzione, assunzione e dei costi che eventuali altre procedure selettive comporterebbero, la riduzione di duplicazione di procedure concorsuali singole aziendali per le medesime figure professionali e nel medesimo arco temporale, per la copertura a tempo pieno ed indeterminato, di posti di CPS – Infermiere, avendo noto che già altre Aziende Calabresi hanno bandito avvisi pubblici per il medesimo profilo professionale, come l’ Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia in attuazione delibera 272/CS del 06/03/2020 che ha come oggetto il reclutamento di personale a t. determinato, ed ancora l’ASP di Reggio Calabria che sta procedendo a scorrere la graduatoria dell’avviso pubblico deliberata con provvedimento n 1595 del 14/09/2018, per coprire posti vacanti in tutto il territorio provinciale ed anche concessa al GOM di Reggio Calabria che ne ha assunto c.ca 70 unità che giusto recentemente ha poi lasciato a casa per poi come appreso dai mezzi stampa volerli reintegrare per far fronte all’emergenza, dove sta il razionale di queste azioni amministrative così confuse e contraddittorie? In base a quale principio si stanno muovendo le aziende?

CONCLUSIONI. Fatte le dovute premesse, messe in evidenza le criticità, poste in essere le soluzioni, che parrebbero così lineari, semplici, economiche, eque, gli scriventi chiedono l’immediata apertura della graduatoria e la fruibilità della stessa a livello regionale, condizione senza la quale si intende a procedere ad azioni anche eclatanti se necessario di denuncia presso le autorità competenti per il danno che si sta recando, sia all’economia che alla sostenibilità del sistema stesso, ai professionisti vessati e resi ostaggio di un’azienda che non vuole cedere la propria graduatoria chissà per quale motivo, economico, politico, personale, o di altre aziende che non vogliono farne richiesta? Esigiamo che qualcuno intervenga a fare chiarezza su quanto sta succedendo.

È ormai più di un anno che lottiamo per questo obiettivo, al qual nessuno è in grado di porre rimedio, talvolta giocando e lucrando sulla disperazione e sull’ambizione di una realizzazione lavorativa e professionale che tutti noi abbiamo.

Con l'auspicio che questo appello voglia essere accolto in primis dall'azienda ospedaliera di Cosenza la quale possa deliberare l'apertura della graduatoria alle altre aziende le quali ci auguriamo possano celermente accederne e richiedere le unità necessarie sapendo che ci sono più di 200 professionisti pronti a prendere servizio a tempo indeterminato, fiduciosi nell’accoglienza della richiesta presentata, augurandoVi un buono, lineare e sinergico lavoro, i candidati idonei del concorso AO Cosenza porgono i più cordiali saluti.”

I Candidati Idonei del Concorso AO Cosenza “Annunziata S. Barbara”