Decreto Covid, cambia (dinuovo) l’autocertificazione per gli spostamenti
Cambia ancora l’autocertificazione per gli spostamenti durante la pandemia da coronavirus. A seguito del nuovo decreto del Governo sulla chiusura delle fabbriche non necessarie, e del decreto del ministero della Salute con il quale parchi e spazi pubblici sono stati chiusi per evitare assembramenti, e il decreto del Ministero dell’Interno che vieta gli spostamenti da comune a comune, e le ordinanze regionali che chiudono le aree, il ministero ha elaborato una nuova autocertificazione.
Nel nuovo documento, il cittadino che è costretto a spostarsi per motivi di necessitò, di salute e di lavoro, dovrà dichiarare di non essere in quarantena e di non aver contratto il coronavirus. Dichiarazione già presente nell’ultima autocertificazione, ma nella nuova il cittadino dichiara di essere a “conoscenza delle disposizioni” anti covid e delle “limitazioni alle possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale” dichiara inoltre i motivi dello spostamento.
Questa è infatti la nuova dicitura, con la quale il cittadino deve motivare lo spostamento, legato a motivi di salute, di lavoro, di assoluta urgenza (“per trasferimenti in comune diverso”); e situazione di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune).