Spi, Fnp e Uilp: “Consiglio regionale blocca riforma Welfare, avviare confronto”
“Se quello che è avvenuto alla prima seduta del nuovo consiglio regionale della Calabria del 26 marzo scorso vuole essere il tratto distintivo di cosa sarà la legislatura che si apre e di come la nuova maggioranza intende governare la regione, allora possiamo dire che si parte davvero male”.
Così esordisce una nota congiunta di Pasquale Aprigliano, Segretario Regionale dello SPI; Cosimo Piscioneri, Segretario Regionale FNP e Alfonso Cirasa, Segretario Regionale UILP.
Le tre Sigle sostengono infatti che la seduta “che doveva essere, così come previsto dallo stesso ordine del giorno, dedicata come da prassi all’elezione degli organi del nuovo Consiglio Regionale (QUI) per metterlo nelle condizioni di avviare la propria attività istituzionale, viene approvato anche un ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri della maggioranza di centrodestra e sostenuto in aula dal neo assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, con il quale si chiede alla Giunta Regionale di predisporre apposito provvedimento di modifica o di revoca della delibera di Giunta regionale n. 503 del 2019 con la conseguente sospensione della esecutività del regolamento regionale n.22/2019” .
Aprigliano, Piscioneri, Cirasa affermano che si sia chiesto, e cioè, “di bloccare quella tanto attesa Riforma del Welfare che, finalmente, colmando un ritardo ventennale, il governo regionale nella scorsa legislatura era riuscito ad approvare, portando la Calabria nel novero delle regioni adempienti alle previsioni della legge quadro nazionale 328/2000”.
“In un momento così delicato per la vita del Paese e della regione – sbottano i sindacalisti - non vogliamo alimentare nessuna polemica, ma vogliamo pacatamente rivolgerci al nuovo governo regionale perché si ristabiliscano le più elementari regole della democrazia, considerato che la DGR n.503/2019 e il relativo Regolamento regionale n. 22/2019 è frutto di un percorso di condivisione con la Conferenza Permanente per la Programmazione dei Servizi Socioassistenziali – organismo previsto dall’art. 29 della L.R. n.23/2003 – e della quale fanno parte la Consulta delle Autonomie Locali e quella del Terzo Settore, che il 23 ottobre scorso li avevano approvati all’unanimità. E solo pochi giorni prima, il 10 ottobre scorso, era stata la Terza Commissione del Consiglio Regionale ad esprimere il proprio parere favorevole”.
L’emergenza sanitaria in corso, per i rappresentati dello Spi, Fnp e Uilp, “avrebbe dovuto invece stimolare una discussione nel merito di quanto sta succedendo in alcune Case di Riposo e Residenze Sanitarie Assistenziali calabresi investite dal contagio Covid19; di quali azioni e provvedimenti la Giunta Regionale e in particolare l’Assessore al Welfare intendono mettere immediatamente in campo a salvaguardia di centinaia di anziani, disabili ed altri utenti - le fasce più vulnerabili e fragili della popolazione - ospitati in queste strutture”.
Una situazione che Aprigliano, Piscioneri, Cirasa definiscono “molto pesante, non solo per gli ospiti, ma anche per chi opera in queste strutture, costretto ormai a lavorare in condizioni estreme, in termini di rischi, salute e sicurezza, orari e turnazioni. È a questa emergenza che deve essere data la precedenza assoluta, non ad altro”.
Per questo le Sigle chiedono alla Presidente della Giunta Regionale, Jole Santelli, e al neo assessore al Welfare, di non assumere nessuna determinazione in merito all’odg approvato a maggioranza dal Consiglio Regionale, in attesa di un confronto con tutti gli altri soggetti previsti dalla legge.