Lavoro. Acquereggine, fondi versati da comne insuffucienti
La società Acquereggine, a conclusione di un incontro svoltosi questa mattina nella sede sociale al quale hanno preso parte rappresentanti del consiglio di amministrazione, le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori, si e' dichiarata insoddisfatta dell'importo di centocinquantamila euro versato dal Comune di Reggio Calabria rispetto al credito che la stessa società vanta nei confronti dell'Ente di palazzo san Giorgio, quantificato in tredici milioni di euro. "Tale somma - si legge in una nota - è sufficiente a soddisfare a malapena una mensilità maturata dai dipendenti. Inoltre, come già precedentemente ribadito, a fronte di tale inadempimento, la societa' rappresenta che non è in grado di garantire una puntuale gestione e si ritiene sollevata da responsabilita' in ordine ad eventuali inconvenienti igienico - sanitari che si potrebbero verificare". La stessa Acquareggine ha annunciato che per lunedi' 28 febbraio liquidera' ai lavoratori gli stipendi del mese di febbraio. Il presidente del consiglio di amministrazione Domenico Mallamaci, inoltre, fa presente che "le insolvenze venute a determinarsi nei confronti dei lavoratori (che oggi subiscono lo stato dei fatti), nonché l'accesso agli ammortizzatori sociali e gli obblighi da ottemperare verso i fornitori, sono stati generati dai debiti accumulati dalle amministrazioni comunali inadempienti. Nonostante il precario stato di salute finanziario, Acquereggine non solo ha provveduto a garantire i servizi pubblici, ma ha anche mantenuto invariati i propri livelli occupazionali".