Intimidazione a Pm Lombardo: indaga la Procura di Catanzaro
Sara' la Procura della Repubblica di Catanzaro, ad occuparsi delle indagini relative all'intimidazione compiuta ai danni del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, cui e' stata recapitata una lettera minatoria con anche una cartuccia calibro 12. La competenza per i magistrati del capoluogo di regione - il caso, in particolare, sara' seguito dal procuratore aggiunto Salvatore Murone - e' prevista dal Codice di procedura penale, proprio perche' la parte offesa e' un collega della citta' dello Stretto, come e' accaduto gia' nei giorni scorsi per quanto riguarda l'inchiesta avviata dopo lo scoppio di una bomba davanti alla sede della Procura generale di Reggio. I fascicoli sui due attentati sono al momento separati, ma le indagini saranno portate avanti con una "visione unitaria", nel complessivo quadro di una chiara recrudescenza criminale contro la magistratura reggina. Resta ancora ai magistrati in riva allo Stretto, invece, il coordinamento delle indagini relative al ritrovamento di un'automobile piena di armi ed esplosivi a Reggio nel giorno della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che allo stato viene valutata come un fatto disgiunto dalle minacce riservate ai giudici. Per quanto riguarda l'intimidazione al sostituto Lombardo, in Procura a Catanzaro sono in attesa dell'informativa degli investigatori, ma i vertici dell'Ufficio sono comunque in costante contatto con il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone.