Agricoltura. Il Covid è anche emergenza economica, le proposte di Agrocepi
L’emergenza sanitaria per il coronavirus è ormai divenuta anche emergenza economica. Tra i tanti settori produttivi della nostra regione che maggiormente ne stanno risentendo c’è quello dell’Agroalimentare, come ha rilevato il Vice Presidente nazionale e Presidente regionale di Agrocepi, Cristian Vocaturi, rivolgendosi all’Assessore all’Agricoltura della Calabria, Gianluca Gallo.
“Anche quello ortofrutticolo comincia a presentare numerose criticità e considerato che la situazione emergenziale – ha affermato Vocaturi - si protrarrà ancora per diversi mesi, e che le ripercussioni economiche si faranno sentire anche per gli anni futuri, anche per il Programma Operativo 2020, andrebbero adottati provvedimenti straordinari per semplificare le procedure operative”.
Espedienti che, sottolinea il numero uno dell’associazione, il dipartimento dell’Agricoltura della Regione potrebbe suggerire al Ministero dell’Agricoltura.
Sono 10 i punti che il Presidente di Agrocepi Calabria, in questo appello, propone all’Assessore Gallo: annullare i controlli in loco degli investimenti che si configurano come “Eventi” facendo soltanto verifiche amministrative in sede di controllo della rendicontazione.
In deroga ai regolamenti vigenti, consentire anche più di una modifica annuale in modo tale da consentire una maggiore flessibilità e facilità nella sostituzione degli investimenti programmati;
Inoltre, rivedere per il 2020 il regime sanzionatorio eliminando soprattutto le sanzioni legate al non rispetto degli equilibri tra una azione e l’altra.
Ed ancora, prevedere forme di ritiro straordinarie dal mercato come è stato previsto dal Regolamento UE 585 del 2011, (Embargo Russo). In deroga all’Art 35 del Reg. UE 892/2017, poi, riconoscere l’Aiuto Nazionale anche per quelle regioni come la Calabria che hanno una produzione ortofrutticola commercializzata dalle Organizzazioni di Produttori superiore al 20% dell’intera produzione ortofrutticola regionale.
Altra proposta quella di inserire nella Strategia Nazionale 2020 alcuni investimenti non più previsti come le casse riutilizzabili e quindi rispettose dell’ambiente, nonché l’acquisto di macchinari ed attrezzature di nuova generazione (come ad esempio trattori, agricoli e attrezzature innovative).
Agrocepi chiede poi un intervento in sede Comunitaria per far rimanere ammissibili le spese relative alla realizzazione nelle aziende agricole delle “ali gocciolanti ad utilizzo non ripetuto” e dei “tunnel a breve durata” che sono stati messi in discussione negli ultimi audit della Commissione Europea in Italia nel 2019.
Ancora, di attivarsi, come Regione Calabria, per determinare gli importi di contributo da riconoscere per unità di superficie a tutte le aziende agricole che, pur attuando la Lotta Integrata non sono rientrate in graduatoria PSR o che, pur presenti in graduatoria sono stati escluse dal contributo per mancanza di fondi.
Infine, ammettere sempre e comunque le richieste di modifica degli interventi in corso d’opera; e in deroga agli attuali vincoli previsti dalla Normativa Nazionale, dichiarare non sanzionabili il non rispetto dei vincoli percentuali per l’utilizzo personale e dei massimali per azione.