Emergenza: 121 pasti offerti alle famiglie più bisognose a Isola Capo Rizzuto
“In ogni cosa vi ho mostrato che, faticando così, dovete assistere quelli che sono deboli e dovete ricordarvi delle parole del Signore Gesù, che disse: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”, questo è ciò che recita la Bibbia in Atti 20:35; ed è anche ciò che in questo periodo tanti cittadini di Isola Capo Rizzuto stanno mettendo in pratica.
Nella domenica del Signore, la domenica di Pasqua, passata da reclusi a causa dell’emergenza Covid 19, l’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto, grazie ai volontari del COC e grazie alla generosità di diversi cittadini, ha donato centoventuno pasti distribuiti in circa cinquanta famiglie del territorio. Primi e secondi piatti, pane, uova di cioccolato per i più piccoli ma anche qualche colomba e alcune “cuzzupe”, il dolce tipico della nostra tradizione pasquale. Il tutto è stato raccolto attraverso donazioni volontari di imprenditori e cittadini che sono voluti restare anonimi, e questo rende il gesto ancora più nobile.
In particolar modo ci preme sottolineare l’impegno di alcuni benefattori, anche se non faremo nomi: c’è chi ha donato cento colombe ai volontari del Coc, con tanti di questi che hanno poi deciso di donarli a loro volta in beneficienza; un altro caritatevole cittadino ha contribuito in modo cospicuo con al fornitura della spesa necessaria per la preparazione dei pasti; poi ancora, una signora ha preparato in casa tante “cuzzupe”, provvedendo anche all’acquisto della materia prima; un altro ancora ha donato le uova di Cioccolato, un forno cittadino ha devoluto tutto il pane necessario.
Non solo donazioni materiali, però, ma anche tanta forza lavoro messa a disposizione in questa giornata, oltre ai volontari del COC che già ogni giorno forniscono gratuitamente il loro servizio a sostegno dei cittadini, e che ci corre l’obbligo di ringraziare ancora una volta, un grazie di cuore va anche a chi in questa giornata ha messo a disposizione la cucina e la sua attività per preparare i pasti, ai cuochi che si sono offerti volontari per cucinare, a chi ha distribuito e tutti coloro che si sono spesi in questa giornata di grande umanità. “Ciascuno faccia come ha deciso nel suo cuore, non di malavoglia, né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia”, in una giornata così era doveroso chiudere con una frase biblica così come avevamo aperto.