Buoni Spesa: Comune San Giovanni querela cittadino per diffamazione sui social
Il sindaco di San Giovanni in Fiore, Pino Belcastro, il vicesindaco, Luigi Scarcelli e gli assessori Marianna Loria, Milena Lopez, Giovanni Gentile e Leonardo Straface, hanno dato mandato ai propri legali di presentare denuncia per diffamazione contro un cittadino che avrebbe postato sui social network un video in cui si ravvisa un atteggiamento coscientemente e consapevolmente offensivo nei confronti degli amministratori comunali, ledendone la reputazione personale e pubblica.
“Abbiamo deciso di adire le vie legali – affermano il sindaco Belcastro e gli amministratori florensi – certamente a difesa della nostra immagine e reputazione pubblica e privata, ma anche per combattere il sopruso di chi ritiene di poter seminare impunemente, da privato cittadino, discredito e disonore nei confronti di chi amministra la cosa pubblica. In questo caso addirittura utilizzando uno strumento di sostegno ai cittadini quali sono i Buoni Spesa per l’emergenza Covid-19, nascondendosi dietro una categoria, quella degli esercenti commerciali, a cui egli stesso appartiene.”
Il primo cittadino e il suo team rendono toto che : “A detta del diffusore del post, infatti, sono tanti i commercianti che lo hanno avvisato di aver ricevuto i buoni spesa da persone che non ne avrebbero avuto diritto. Ebbene, se così è, il soggetto, - aggiungono - con l’elenco dei commerciati che hanno espresso tali lamentele, e con tutte le altre prove che ritiene di possedere, si rechi in Procura a formalizzare le accuse che ci sono state mosse solo verbalmente attraverso i social network. Non è, infatti, con le parole ed i video, in cui, peraltro, si nomina il procuratore Gratteri come fosse uno “spauracchio”, che si persegue la giustizia, ma è con gli atteggiamenti responsabili di chi, essendo a conoscenza di atti compiuti in maniera arbitraria ed illecita, li va a contestare e segnalare nelle sedi opportune. Tutto il resto è diffamazione e, nel caso del Caruso, aggravata da una evidente e pervicace volontà tesa a vessare, molestare e screditare l’azione amministrativa, con evidenti fini personalistici e propagandistici. Ed, infatti, egli ci accusa anche di fare campagna elettorale sui Buoni Spesa, nel mentre,- aggiungono dal comune cosentino - come amministrazione comunale, non solo siamo stati più che parsimoniosi nella comunicazione alla cittadinanza, quanto non abbiamo mai inteso identificarla con il singolo assessore. Ciò per la sensibilità e la dignità che contraddistingue ognuno di noi. Altra cosa è il Caruso che è abituato a portare avanti operazioni elettoralistiche utilizzando l’unica arma che ha a propria disposizione e che è appunto quella della diffamazione e del discredito. Non a caso, in merito, è stato già rinviato a giudizio a seguito di una nostra precedente denuncia”.
“Noi non abbiamo paura della Procura della Repubblica e delle Forze dell’Ordine – concludono il sindaco e gli assessori comunali – che, invece, vediamo come alleati, ognuno, ovviamente, per le proprie competenze nella lotta comune di affermazione della legalità. Le operazioni relative all’assegnazione dei Buoni Spesa Covid-19 saranno da noi stessi sottoposte, per come precedentemente concordato, al vaglio delle forze dell’ordine. Nello specifico l’elenco dei beneficiari, com’ era già concordato, sarà consegnato alla Guardia di Finanza per gli ulteriori controlli di rito. Ci si consenta, infine, di rendere pubblica la nostra amarezza nei confronti di quanti, anche in questo momento delicato ed emergenziale sotto ogni punto di vista e non solo sanitario, tentano di mestare nel fango pensando solo ed esclusivamente a salvaguardare e rinforzare posizioni personali ed elettoralistiche, ostacolando il lavoro di chi, invece, sente pesare come un macigno sulle propri spalle la responsabilità di far fronte alla crisi che ci sta attanagliando tutti ed a sostenere quanti vivono sulla propria pelle disagi e problemi”.