Covid. Team Intersos tra i migranti. Al via assistenza medica per i senza dimora
Due medici, tre mediatori culturali e un coordinatore. È il team dell’unità mobile Intersos nel nord della Calabria che assisterà i migranti senza fissa dimora. L’obiettivo è quello di fornire informazioni dalla prevenzione da coronavirus alla possibilità di fare visite mediche.
L’attività, promossa a seguito di un accordo tra Regione e Asp di Crotone e Cosenza, ha lo scopo di fornire informazioni ai migranti che vivono nello spiazzo davanti alla stazione di Crotone, a chi è accampato nella baraccopoli di Schiavonea, vicino Corigliano Calabro e chi vive invece in piccole case occupate nei paesi della zona. Gli operatori, oltre a informare i migranti, stanno distribuendo kit igienici e di protezione, e fanno visite a chi denuncia sintomi.
L’organizzazione umanitaria, che a Crotone ha attivato un protocollo per fornire assistenza medica ai migranti con un ambulatorio, si è dunque allargata anche al cosentino e in particolare a Corigliano Rossano e alla Sibaritide, dove il team sta raccogliendo informazioni per emglio comprendere i bisogni dei migranti.
Le attività, che dureranno circa due mesi, sono state avviate anche in altre regioni italiane, come Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia, dove sono stati siglati protocolli di intesa.
“I migranti che incontriamo nel Crotonese sono per lo più lavoratori stagionali transitanti -spiega il coordinatore del progetto, Pietro Mittica- usciti dal circuito dell’accoglienza e diretti in altre zone, anche della Calabria stessa, in cerca di maggiori opportunità lavorative. Persone però adesso bloccate qui a causa del lockdown”.