Sbarchi, porti chiusi in Italia. La linea dura di Salvini: “stop al traffico di esseri umani”

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“Nel Mediterraneo ci sono navi con bandiera di Olanda, Spagna, Gibilterra e Gran Bretagna, ci sono Ong tedesche e spagnole, c’è Malta che non accoglie nessuno, c’è la Francia che respinge alla frontiera, c’è la Spagna che difende i suoi confini con le armi, insomma tutta l’Europa che si fa gli affari suoi. Da oggi anche l’Italia comincia a dire No al traffico di esseri umani, No al business dell’immigrazione clandestina. Il mio obiettivo è garantire una vita serena a questi ragazzi in Africa e ai nostri figli in Italia".


Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, decide per la linea dura e spiega così, in un post affidato ai social network la sua decisione di dichiarare off limits i porti italiani, compresi ovviamente quelli calabresi, per le navi che trasportano migranti.

Nelle ultime ore, infatti, sono state soccorse più di mille persone nel Mediterraneo, compreso il gruppo arrivato sabato scorso nel porto di Reggio Calabria (LEGGI).

Il titolare del Viminale ha inviato una lettera urgente alle autorità maltesi chiedendo di far approdare alla Valleta la nave Aquarius che trasporta 629 migranti, essendo un “porto più sicuro”. L’imbarcazione dell’Ong, non frattempo, non è stata autorizzata ad attraccare in Italia.

Le autorità maltesi, venerdì scorso, hanno impedito l’ingresso in porto della Seefuchs, su cui viaggiavano 126 stranieri: l’unità, di una organizzazione non governativa olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta - ha riferito alla polizia italiana il comandante della stessa nave - ha solo proposto assistenza in mare, senza concedere l’ingresso in porto.

Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, era stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata ieri mattina.

SCALI OFF LIMITS, MSF: SICUREZZA DELLE PERSONE È UNA PRIORITÀ

19:43 | Intanto, e nel momento in cui scriviamo, Medici Senza Frontiere fa sapere che l’Aquarius sta continuando la sua navigazione verso nord e che è ancora in attesa che gli venga assegnato un porto sicuro.

Quanto alle dichiarazioni del Ministro Salvini, l’Ong risponde con un secco messaggio alla chiusura degli scali della Penisola temendo che “ancora una volta la politica degli stati europei sia posta al di sopra delle vite delle persone” e ribadendo con forza che la priorità “deve essere la sicurezza e il benessere delle persone a bordo”.