Cgil Calabria contro le politiche d’immigrazione del Governo: “apriamo i porti e restiamo umani”
La segreteria confederale della Cgil Calabria sta organizzando sit- in innanzi alle Prefetture e alle aree portuali, una mobilitazione pacifica che mette al centro le persone e i loro bisogni, lanciando un chiaro messaggio al Governo Nazionale: chiudere i porti significa negare il diritto all’esistenza di bambini, donne e uomini.
Il sindacato dice: “ci schieriamo al fianco di tutti quei sindaci delle città portuali italiane – fra cui il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà - che in queste ore hanno dichiarato la propria disponibilità ad accogliere la nave Aquarius e prestare i necessari soccorsi”.
“Apriamo i porti, e restiamo umani. Non crediamo che chiudendo i porti, quindi impedendo l'approdo, falciando l'accoglienza che si risolve il problema dell'immigrazione né tanto meno queste strategie di eliminare o ridurre il fenomeno migratorio che, secondo studi scientifici, continuerà ancora per decine di anni; probabilmente troverà altre vie forse ancora più tragiche e disumane di quelle attuali. Per queste ragioni siamo convinti che attraverso una forma integrata di accoglienza, e adeguatamente strutturata si forniscano le condizioni necessarie per l'assistenza e l'inclusione dei migranti”- conclude la nota.