Covid, il Comune di San Pietro di Caridà a fianco dei minori con bisogni speciali
Il Comune di San Pietro di Caridà ha deciso di sostenere il progetto dell'associazione M'aMa-Dalla Parte dei Bambini per offrire un servizio alle famiglie con un bimbo/ragazzo (3/18 anni) affetto da una patologia ”invisibile”. Il sindaco Sergio Rosano intende dunque “garantire alle famiglie il diritto di uscita autorizzata senza incorrere in problemi o richieste di faticose spiegazioni, nè da parte delle forze dell’ordine, nè da parte di comuni cittadini".
Con il progetto #IoPossoUscireSeTuRestiACasa si rende operativa la solidarietà ai cittadini di San Pietro di Caridà e dei Comuni limitrofi portatori di disabilità invisibile. Da mercoledì 22 aprile i familiari dei minori con bisogni speciali avranno l'opportunità di munirsi di un laccetto che, una volta indossato, indicherà in modo discreto, una disabilità invisibile o una neuro diversità. L’uso del laccetto potrà essere di supporto alle famiglie calabre alcune delle quali ne hanno già fatto richiesta. Marco Dato, referente Punto M'aMa Calabria, è attento a specificare nuovamente che il "principale obiettivo del nostro progetto è l’immediata identificazione visiva del care giver che accompagna il minore con bisogni speciali. Il secondo è di evitare polemiche e possibili fraintendimenti".
"Il laccetto è un semplice segno distintivo, un indicatore di una situazione problematica, da indossare per evitare spiegazioni faticose - specifica Rossana Villari, referente del Punto M'aMa Calabria - La disabilità non è qualcosa di cui vergognarsi: indossato dai care giver il laccetto aiuterà a realizzare i propri diritti (come quello della passeggiata)".