Asp Cosenza, Udicon: “Utenti hanno bisogno di certezze, Commissario lascia perplessi”
“E’ davvero incredibile come si possa sottovalutare la situazione nella quale versa la provincia di Cosenza a livello sanitario, con particolare riferimento all’ospedale di Cariati in un momento così delicato le dichiarazioni del Commissario Asp di Cosenza ci hanno lasciato di stucco.”
Lo scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci, che aggiunge: “L'attuale situazione dell’area ionica cosentina dove è contestualizzato l'ospedale di Cariati è secondo noi al limite del civile, chiediamo cosa dovrebbe fare, secondo il Commissario, il cittadino che non ha la possibilità di andare a 50 km di distanza per una questione seria? Ci viene da chiedere poi qual è il tratto da percorrere per coloro che si devono recare al primo ospedale "idoneo", la SS 106, la strada con il più alto tasso di mortalità in Italia. Quindi l'alternativa se non vogliamo far sfrecciare le machine che hanno un’urgenza, è far partire un’ambulanza ogni qualvolta si creeranno questi presupposti?”
“L’ospedale di Cariati - continua Nesci - è stato sempre un punto di riferimento per il territorio, anche grazie alle eccellenze che ci hanno lavorato. I tagli alla sanità hanno colpito maldestramente quella che era una realtà assolutamente indispensabile. L’ospedale di Cariati ha un punto di primo intervento, una postazione 118, un laboratorio analisi svuotato da personale medico e tecnico, un servizio di radiologia con apparecchiature tradizionale e obsolete senza la figura medica. Lei ha parlato di cittadini di serie B , mi pare che con questa struttura il rischio che lo siano veramente è concreto.”
“Chiediamo quindi che il Commissario Zuccatelli ritorni sui propri passi e riveda quanto dichiarato - conclude Nesci - perché un territorio che conta 80mila abitanti non merita dichiarazioni ma un intenso lavoro di programmazione e tutela della salute. Ringraziamo pubblicamente tutti i cittadini che spontaneamente si stanno facendo sentire in maniera particolare il comitato Uniti nella Speranza”.