Emergenza sanitaria, sindaci: serve includere ex ospedali Cariati e Trebisacce
Emergenza sanitaria territoriale, serve rivedere la complessiva offerta sanitaria sullo jonio, incrementando i posti letti e riorganizzando la rete ospedaliera. A tal fine bisogna sia potenziare e far partire con degenze e servizi la struttura sanitaria di Trebisacce, già inserita nella rete ospedaliera, diversificandone l’offerta sanitaria; sia includere quella di Cariati che potrebbe svolgere una importante funzione di decongestionamento degli altri ospedali, in primis dello Spoke di Corigliano-Rossano.
È quanto è stato condiviso e ribadito nell’incontro svoltosi in videoconferenza nei giorni scorsi tra il Sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, il Sindaco di Trebisacce Franco Mundo ed il Sindaco facente funzioni di Cariati Ines Scalioti.
L’incontro interlocutorio, al quale seguiranno altri con il coinvolgimento di tutti gli altri comuni dell’area e con l’auspicio di avviare una efficace interlocuzione sia con l’area del Pollino sia con quella dell’alto crotonese,è servito e dovrà continuare a servire per ribadire la massima unità d’intenti e la visione unitaria rispetto a metodi, contenuti e obiettivi dell’azione da proseguire nell’interesse esclusivo della piena affermazione del diritto fondamentale alla salute per i cittadini di quest’area vasta della provincia di Cosenza.
L’obiettivo strategico da rilanciare resta quello di chiedere innanzitutto un riequilibrio del rapporto abitanti posti letto che anche nella fascia ionica si presenta molto al di sotto della media nazionale e addirittura di quella calabrese. Dobbiamo riorganizzare la rete ospedaliera in modo da garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), dare risposte alle emergenze urgenze e nello stesso tempo utilizzare al meglio i presidi sanitari ospedalieri periferici che possono svolgere un importante ruolo, non solo drenando la migrazione sanitaria, ma dando risposta ai ricoveri ordinari e non acuti.