Corigliano-Rossano, Stasi: “riaperture possibili se concordate ed organizzate”
“Covid-19, non è opportuno riaprire attività di ristorazione e somministrazioni di alimenti e bevande o consentire altri attività dalla sera alla mattina. All’interno del Comune di Corigliano – Rossano si confermano le prescrizioni contenute nell’ordinanza 65/2020 del 28 aprile.”
È quanto ha stabilito il Sindaco Flavio Stasi con l’ordinanza emessa nella notte di ieri (mercoledì 29) a seguito delle disposizioni del Presidente della Giunta regionale Jole Santelli.
Lo stesso Primo Cittadino sottolinea che “la Calabria è in una posizione invidiabile dal punto di vista della diffusione del contagio. Siamo riusciti a contenere molti potenziali focolai ed iniziano ad essere importanti i numeri dei guariti.”
“È possibile, quindi, ragionare su tempi e modi di ripartenza, senza pregiudizi, ma – prosegue Stasi – servono organizzazione e sinergie istituzionali, altrimenti si rischia di sprecare i tanti sacrifici fatti finora dalle comunità. I sindaci non si tirano mai indietro, ma – conclude - vanno coinvolti ed in questa situazione potrebbe essere molto utile coinvolgere ANCI anche nella task force regionale.”
Nell’ordinanza sindacale si è ritenuto confacente confermare le disposizioni per salvaguardare il territorio tutelare la salute dei cittadini, confermando integralmente i contenuti dalla propria precedente ordinanza e recependo in ogni sua parte l’ampia gamma di concessioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 con l’accortezza di monitorarne gli effetti al termine del primo step della fase due, prevista per il 18 maggio.
“La prudenza, evidenziata nei vari passaggi dell’ordinanza sindacale poggia – si legge nel testo – sulla circostanza che il territorio di Corigliano-Rossano ha governato con l’impeccabile comportamento dei cittadini diversi ceppi di contagio da COVID-19, allo stato avviati ad una fase di decantazione.”