Caccia. WWF: impugnato calendario venatorio Calabria

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"Il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la Legge regionale della Calabria sul calendario venatorio 2010/11, dando ancora una volta ascolto alle ragioni dell'Europa e della tutela degli animali selvatici, segnalano le associazioni ambientaliste". Lo comunica il WWf Calabria. "Il Governo - è scritto - ha giustamente stigmatizzato, oltre che il contenuto della legge calabrese, anche la forma, ossia l'approvazione con legge del calendario venatorio anziche' con provvedimento amministrativo. Le Associazioni WWF, Lipu, Legambiente, Lav, Enpa, che avevano chiesto al Consiglio dei Ministri di impugnare l'art. 50 della legge della Regione Calabria n. 34 del 19 dicembre 2010 "Stagione venatoria, giornata di caccia, legge regionale n. 9/1996", - si fa rilevare - hanno sottolineato nella richiesta al Governo come "la frequenza con cui tale deprecabile ed illegittimo comportamento delle Regioni si ripete rende necessaria l'adozione di una opportuna e rapida iniziativa del Governo, con l'impugnazione della norma di cui sopra dinanzi alla Corte Costituzionale". WWF, Lipu, Legambiente, Lav, Enpa si dicono "soddisfatte della risposta responsabile data dal Governo, pur dovendo registrare che in questi mesi in Calabria sono stati illegalmente uccisi migliaia di animali con danni irreversibili per l'ecosistema: chiediamo - affermano - che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si attivi subito al fine di evitare per la prossima stagione venatoria qualsiasi atto lesivo dei diritti della fauna e dei cittadini".