Costantino (Cgil): “Nessun incontro con l’assessore ai trasporti. Manca cultura di governo”

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L’Assessore regionale ai trasporti è assente sulle questioni che riguardano il settore ed è necessario, invece, avviare un confronto con le parti sociali importante soprattutto in una fase come quella che stiamo vivendo”, sono queste le parole di Nino Costantino, segretario generale Filt-Cgil Calabria.

Il sindacato avrebbe voluto discutere con l’Assessore del “graduale riavvio del Trasporto Pubblico Locale, settore fondamentale non solo per la mobilità regionale, di come rafforzare i dispositivi di sicurezza, di quali misure mettere in campo per rispondere alle esigenze del territorio, della vertenza che stiamo costruendo su nuovi orari, su come affrontare il pendolarismo degli studenti e dei lavoratori dal mese di settembre, sulla diversificazione delle fasce di traffico, sulla nuova idea di collegamento della città con i centri interni”.

Tra i temi che Costantino avrebbe voluto affrontare c’è anche la “necessità dell’anticipo fino al mese di giugno delle risorse bimestrali previste dai contratti di servizio per consentire alle Aziende di avere la liquidità necessaria per affrontare le emergenze di questa fase, allo stesso modo del pagamento delle quote arretrate derivanti dal Contratto nazionale di lavoro”. E avrebbe voluto chiedere di “discutere del sistema aeroportuale calabrese e del ruolo della Sacal non solo per l’avvilente primato di essere l’unica società italiana a non anticipare la cassa per i lavoratori, con il sostegno dell’attuale Giunta regionale, ma anche di come si intende riprogrammare le attività dei tre scali per evitare di continuare in una gestione fallimentare e non rispondente alle esigenze dei cittadini.

Tema importante è anche quello del porto di Gioia Tauro, “nel momento in cui nei primi 4 mesi del 2020 c’è stato un aumento di traffico del 52% rispetto ai primi 4 mesi del 2019 e che quindi porta a ragionare sull’immediata riassunzione non solo dei lavoratori ancora in Agenzia ma di programmare assieme all’Azienda un piano di nuove assunzioni, anche di fronte all’interesse di Aponte a fare diventare lo scalo calabrese il primo porto di MSC. Allo stesso modo di come avremmo voluto condividere l’idea di come individuare un’area dove stoccare oltre 40 mila containers che offrirebbe l’opportunità di rilanciare l’area retroportuale e per far ripartire la ZES”.