Movimento 5 stelle al governo: “Sospendere esercizio della centrale del Mercure”

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La Centrale del Mercure (Foto: Il Prometeo.it)

Chiedono al presidente del Consiglio e ai ministri della Salute, dell’Ambiente e dello Sviluppo economico di sospendere l’esercizio della centrale a biomasse del Mercure i parlamentari del Movimento 5 stelle Auddino, Elisabetta Barbuto, Margherita Corrado, Laura Ferrara (Ue), Bianca Laura Granato, Giuseppe d’Ippolito, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Nicola Morra, Anna Laura Orrico, Paolo Parentela, Francesco Sapia, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci.

A riguardo esiste un’interrogazione del deputato D’Ippolito, che siede in commissione Ambiente, in cui si ricorda al governo il nesso tra inquinamento da polveri sottili e diffusione del coronavirus. Nel testo dell’atto parlamentare si riporta, poi, il contenuto di “una recente nota a firma del presidente dell’Isde internazionale, Ferdinando Laghi, e di altri ambientalisti” in cui, con analoghe argomentazioni, si domanda al governo di “sospendere l’esercizio di centrali elettriche non strettamente necessarie o di back up che si trovino in un contesto delicato di salute e ambiente come quella del Mercure”.

Nel contempo i quattordici parlamentari 5 Stelle chiedono al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, d’intesa con la presidentessa della Regione Jole Santelli, di sostituire per manifesto conflitto di interessi, documentato in un’altra interrogazione a firma dello stesso D’Ippolito e del deputato M5S Parentela, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, poiché insieme svolge il ruolo di direttore generale dell’Arpacal, l’agenzia della Regione Calabria preposta alla tutela, al controllo e al recupero dell’ambiente, nonché alla prevenzione e promozione della salute collettiva”.

“Si tratta – precisano i 5 Stelle – di due richieste che arrivano compattamente da rappresentanti parlamentari della Calabria a sostegno delle battaglie di sindaci, comitati e associazioni del territorio contro la lunga, infausta gestione del Parco nazionale del Pollino da parte di Pappaterra, tra i protagonisti dell’assurda presenza, nella stessa area protetta, dell’impianto del Mercure, di cui la regione non ha alcun bisogno in quanto a produzione energetica”.