USB incontra i vertici del “Pugliese Ciaccio”: proroga di 5 mesi per contratti ma resta il precariato
Dopo l’indizione dello stato di agitazione da parte dell’USB sanità, si è svolta ieri una riunione con il direttore generale dell’AO “Pugliese Ciaccio” Avv. Mantella.
L’USB ha posto all'ordine del giorno tutte le questioni metodologiche per avere delle corrette relazioni sindacali, come presupposto generale per continuare i sistematici rapporti con l’organizzazione, ricevendo in tal senso rassicurazioni da parte del direttore.
Premesso ciò si è entrati subito sul merito della vertenza aperta dalla USB riguardante il precariato dell’Azienda Ospedaliere “Pugliese Ciaccio”.
“Si è discusso principalmente su come superare tale fenomeno, - riporta in una nota l’USB sanità - che ormai da anni procura solo incertezze esistenziale tra quei lavoratori che in questi mesi hanno dato l’anima per garantire la salute della popolazione calabrese, ed ora sono destinati a scadere come lo yogurt. Scadenza avallata anche dalle altre organizzazioni sindachi – continua - che hanno sottoscritto ridicole proroghe di 20 giorni!”
La proposta della USB è stata la chiusura definitiva del precariato con l’assunzione immediata di tutti i precari in servizio che hanno maturato i requisiti, e un proroga fino a fine anno per tutti quelli che ancora non hanno raggiunto tale possibilità.
“La direzione generale ci ha riferito che sono bloccati a procedere con la stabilizzazione di coloro che raggiungeranno i requisiti nel 2020 – informa l’USB sanità - dopo la pronuncia della Funzione Pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri. Dopo lunga discussione si è convenuto quindi di procedere nella direzione di salvare TUTTI i precari che hanno la scadenza contrattuale il prossimo 20 Maggio. Tutti coloro che non sono in possesso, in questo momento, dei requisiti per la stabilizzazione avranno una ulteriore proroga di 5 mesi.”
“Pur non essendo tale proposta in linea con le richieste della nostra organizzazione,- avanza la nota del sindacato - abbiamo convenuto di avallarla nello spirito della sua transitorietà, in attesa che vengano emanati altri provvedimenti legislativi nazionali ritenuti da noi imminenti e irrinunciabili. Questo, come USB -si legge - nelle more di poter incontrare il ministro Speranza, e concordare quante: risorse arriveranno alla Calabria dei 3 miliardi stanziati dal governo, - quanti soldi la regionale in piena autonomia riesce a stanziare per chiudere la partita ormai limitata di assunzioni dei precari – quanti soldi si possono far ricadere sul DPCM “cura italia” e soprattutto in considerazione del consolidamento delle attività di terapia intensiva circa 280 posti, da mettere a disposizione in via permanente saranno utilizzabili in termini assunzionali.”
Non essendo soddisfatti dalla riunione, visto il prolungamento ancora una volta del precariato nella sanità, l’USB ritiene che “il tempo delle proroghe ci permetta di poter intervenire sul piano sindacale con un po’ di più di margine di tempo con il ministero della Salute e trovare le possibili soluzioni”.
“Nel corso della stessa riunione – conclude dell’USB nella nota - abbiamo ricevuto rassicurazioni sull'imminenza del percorso di stabilizzazione per 250 unità lavorative all'interno dell’azienda “Mater Domini”. Ma essendo tale percorso riguardante una AO attualmente a bilancio separato ci siamo riservati di intervenire nel merito durante una riunione specifica fissata per settimana prossima.”