Fase 2. Ristoranti e lidi balneari, Inail: ecco le linee guida per aprire in sicurezza
Garantire la ripresa delle attività, successiva alla fase di lockdown, assicurando allo stesso tempo la tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza.
È questo l’obiettivo dei due nuovi documenti tecnici sui settori della ristorazione e delle attività ricreative di balneazione pubblicati oggi sul sito dell’Inail, che li ha realizzati in collaborazione con l’Iss, Istituto superiore di sanità, per fornire al “decisore politico” gli elementi di valutazione sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del Covid19 nella fase 2 dell’emergenza.
Le pubblicazioni, approvate dal Comitato tecnico scientifico della Protezione civile nella seduta del 10 maggio scorso, si articolano in due parti: la prima dedicata all’analisi di scenario dei settori di riferimento e la seconda alle ipotesi di misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione.
LE MISURE PER I RISTORANTI
Nel settore della ristorazione, che in Italia conta circa 1,2 milioni di addetti, ad assumere un aspetto di grande complessità è la questione del distanziamento sociale.
Durante il servizio, infatti, non è evidentemente possibile l’uso di mascherine da parte dei clienti. Lo stazionamento protratto, inoltre, in caso di soggetti infetti dal virus potrebbe contaminare superfici come stoviglie e posate.
Un altro aspetto di rilievo è il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati, anche in relazione ai servizi igienici, che spesso sono privi di possibilità di aerazione naturale.
Dunque si rende necessario rivedere il layout dei locali con una rimodulazione dei posti a sedere. Il documento Inail-Iss raccomanda, tra l’altro, di rimodulare proprio la dislocazione tavoli e dei posti a sedere, definendo un limite massimo di capienza predeterminato che preveda uno spazio di norma non inferiore a quattro metri quadrati per ciascun cliente, fatta salva la possibilità di adottare altre misure organizzative, come per esempio le barriere divisorie.
La prenotazione obbligatoria viene poi indicata come un ulteriore strumento di prevenzione, utile anche per evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale.
LE MISURE PER LA BALNEAZIONE
Nel documento relativo al settore della balneazione, viene indicata una strategia di gestione del rischio che tenga conto di vari aspetti, che riguardano il sistema integrato delle infrastrutture collegate con la meta di balneazione, gli stabilimenti e le spiagge libere.
Determinare l’area utilizzabile dai bagnanti richiede inoltre valutazioni specifiche, perché le aree costiere sono molto differenti tra loro.
L’Inail ritiene quindi opportuna l’adozione da parte delle autorità locali di piani che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative.
Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie.
Viene raccomandato, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web. Vanno inoltre differenziati, dove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara.
Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia, la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è di cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo.
È opportuno anche privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone agli stessi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata.
È da evitare, inoltre, la pratica di attività ludico-sportive che potrebbero dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento.
FORMAZIONE E DPI PER IL PERSONALE
Entrambi i documenti si soffermano anche sulle misure specifiche per i lavoratori, in linea con quanto riportato nel protocollo condiviso tra le parti sociali dello scorso 24 aprile.
Oltre a un’informazione di carattere generale sul rischio da Covid19, al personale devono essere impartite istruzioni mirate, con particolare riferimento alle specifiche norme igieniche da rispettare e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Viene naturalmente ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili di appositi dispenser con soluzione idroalcolica.