Incendio fabbrica ‘nduja. Gallo: «Ragionare su ripartenza di un’azienda simbolo»
Una visita per manifestare la vicinanza della Regione e ragionare della ripartenza di un’azienda simbolo della Calabria.
In mattinata l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, ha effettuato un sopralluogo al salumificio “L’artigiano della ‘nduja”, a Spilinga, nei giorni scorsi divorato da un devastante incendio (secondo i primi accertamenti, scatenato da un corto circuito) che ha mandato in fumo l’intero stabilimento ed anni di impegno e sacrifici profusi dall’imprenditore Luigi Caccamo per fare del tipico insaccato calabrese un prodotto apprezzato anche sui mercati internazionali. Ed è stato proprio Caccamo ad aprire le porte della sua azienda alla delegazione istituzionale composta anche dal consigliere regionale Vito Pitaro; dal sindaco di Vibo Valentia, Maria Lìmardo; dal Presidente di Confindustria Vibo, Rocco Colacchio, e dal presidente del Consorzio di Bonifica “Tirreno Vibonese”, Domenico Piccione.
«La Regione, come del resto anticipato già qualche giorno fa in prima persona dal presidente Santelli – ha detto Gallo – è vicina all’imprenditore Caccamo ed ai suoi lavoratori, artefici di una realtà modello, un’azienda sana e ritenuta degna di ammirazione in Italia ed all’estero. Il rogo che ha fermato le attività e distrutto gli impianti apre un vuoto nella vita di dipendenti e impresa, come nel panorama agroalimentare e commerciale calabrese: anche grazie all’azienda Caccamo, la ‘nduja è diventata nel tempo un marcatore di identità enogastronomica, assicurando ad un tempo tutela delle tradizioni enogastronomiche ed occupazione».
Da qui la necessità, ha sottolineato l’Assessore Gallo, «di individuare soluzioni che consentano una rapida ripartenza dell’azienda. La Regione farà la sua parte, nella convinzione che il tessuto produttivo, ancor più in tempi di crisi, vada salvaguardato, ad iniziare proprio dai presìdi, come “L’artigiano della ‘nduja”, che sono esempio positivo universalmente riconosciuto».